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Parte Terza
Esempi di Unità di Apprendimento
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Fase 5.
tempo: 60’
In questa ulteriore fase, dedicata a Rawls, è importante che il docente chiarisca
innanzitutto come nella versione del neocontrattualismo l’ipotesi del contratto
non funziona solo per spiegare e giustificare la genesi e la forma della società
e dello Stato, ma anche e soprattutto per legittimare quei superiori principi di
giustizia (il principio di libertà e il principio di differenza) a cui società e Stato
dovrebbero ispirarsi. Dunque,
A Theory of Justice
, che Rawls pubblica nel 1971 è,
come del resto chiarisce il titolo, prima che un’opera di politica, un’opera di
etica. Questi elementi è bene che emergano dalla lettura di un brano del filosofo
statunitense come quello qui riportato.
Documento 8
8
(I princìpi sono quelli) che persone libere e razionali, preoccupate di perseguire i propri
interessi, accetterebbero (e contratterebbero) in una posizione iniziale di uguaglianza per
definire i termini fondamentali della loro associazione. (…) La posizione originaria di ugua-
glianza corrisponde allo stato di natura della teoria tradizionale del contratto sociale. (…)
Non è uno stato di cose storicamente reale, ma una condizione puramente ipotetica, tale
da condurre ad un certa concezione della giustizia... (per questa situazione) nessuno cono-
sce il suo posto nella società, la sua posizione di classe o il suo status sociale, la parte che
il caso gli assegna nella suddivisione delle doti naturali, la sua intelligenza la sua forza e
simili (…) e neanche la propria concezione del bene o le proprie particolari propensioni psi-
cologiche. I princìpi di giustizia vengono scelti sotto un velo d’ignoranza. Questo assicura
che nella scelta dei princìpi nessuno viene avvantaggiato o svantaggiato dal caso naturale
o dalle contingenze delle circostanze sociali.
I due principi cui si è accennato sono questi: 1) il principio di libertà, che è
prioritario e afferma: “Ogni persona ha un uguale diritto al più ampio sistema
totale di uguali libertà fondamentali compatibilmente con un simile sistema
di libertà per tutti”; 2) il principio di differenza (che è vincolato, non può
applicarsi qualora minacci o limiti il primo): “Le ineguaglianze economiche
e sociali devono essere per il più grande beneficio dei meno avvantaggiati e
collegate a cariche e posizioni aperte a tutti in condizioni di equa eguaglianza
e opportunità”. La scelta di questi princìpi, “sotto velo d’ignoranza”, si ispire-
rebbe al criterio del
maximin
, che suggerisce di scegliere l’alternativa il cui peg-
gior risultato sia comunque preferibile al peggior risultato delle altre; come
dire, in una scelta “al buio” cerco prima di tutto di limitare i danni se le cose
andassero male. Con i riferimenti a Rawls, lo svolgimento di base dell’unità
può terminare.
8
J. Rawls,
Una teoria della giustizia
, Feltrinelli, Milano 1982, p. 28.