

Capitolo 1
Plurilinguismo, identità culturali e bisogni educativi
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edises
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a.s
Totale
Scuola
infanzia
Scuola
primaria
Sec.
I grado
Sec.
II grado
2011/12
755.939
(8,4%)
156.701
(9,2%)
268.671
(9,5%)
166.043
(9,3%)
164.524
(6,2%)
2012/13
786.630
(8,8%)
164.589
(9,8%)
275.129
(9,8%)
170.792
(9,6%)
175.120
(6,6%)
2013/14
802.785
(9,0%)
167.591
(10,1%)
283.233
(10%)
169.780
(9,5%)
182.181
(6,8%)
2014/15
805.800
(9,2%)
165.862
(10,2%)
288.620
(10,3%)
165.441
(9,6%)
185.877
(7,0%)
Un secondo dato da tenere in considerazione riguarda l’incremento degli alunni
con cittadinanza straniera nati in Italia: nell’ultima rilevazione (a.s. 2014/15)
assommano al 55,3% del totale degli stranieri.
Questo dato è confermato dalle statistiche sugli alunni stranieri entrati per la
prima volta nel sistema scolastico italiano:
– nell’a.s. 2008/09 erano 40.956, pari all’8,1% degli stranieri iscritti;
– sette anni dopo (2014/15) sono scesi a 33.054, pari al 5,2% degli stranieri
iscritti.
In altre parole, mentre negli anni passati l’incremento della presenza degli stra-
nieri nelle scuole italiane era dovuto principalmente all’immigrazione, più di
recente l’evoluzione del fenomeno vede un incremento degli stranieri di seconda
generazione (nati in Italia)
1
.
L’Italia sta passando dalla prima fase, nella quale la scuola ha affrontato il feno-
meno come emergenza, alla fase di programmazione degli interventi: la presen-
za di alunni stranieri è un dato strutturale e riguarda tutto il sistema scolastico.
È necessario, dunque, individuare le migliori pratiche ed istituzionalizzarle nel
Piano triennale dell’offerta formativa (PTOF), d’intesa con gli Enti locali e con
gli altri soggetti che sul territorio interagiscono per l’integrazione.
Le Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri
L’aumento progressivo del numero di alunni stranieri chiama in causa la capaci-
tà di accoglienza e di integrazione delle scuole italiane (o di una parte rilevante
di esse).
La distribuzione degli immigrati sul territorio nazionale è disomogenea, concen-
trata in alcune Regioni del centro e del nord (in particolare del nord-est), con
situazioni di altissima presenza in alcune città e quartieri, con conseguenti pro-
blemi di disagio sociale.
1
Fonte MIUR – Ufficio Statistica. Dati aggiornati al 31/7/2015. Il documento materiale è di-
sponibile nell’area riservata tra le estensioni web del presente volume.