

Capitolo 1
Plurilinguismo, identità culturali e bisogni educativi
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livello più generale, relativo al curricolo, attraverso la definizione di programmi e
metodologie d’insegnamento/apprendimento adeguati alla costruzione di oriz-
zonti interculturali. È necessario, naturalmente, agire anche al livello della for-
mazione dei professionisti del mondo della scuola, in particolare i docenti, che
hanno il compito di promuovere e costruire forme conoscitive e culturali capaci
di permettere alle persone di vivere nella società contemporanea, che è comples-
sa, fluida, plurale e interculturale. La forma di cittadinanza funzionale al nuovo
orizzonte deve essere, sì, salda ma anche appunto fluida, plurale, capace di fon-
darsi sul relativismo. La conoscenza promossa deve essere ricca, aperta, fondata
sulla coscienza di un’appartenenza globale e costruita con il contributo di tutti.
Le Indicazioni Nazionali 2012 per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzio-
ne ben incarnano l’esigenza di riconoscere e valorizzare le identità culturali, come si evince dal
seguente estratto:
Una scuola di tutti e di ciascuno
La scuola italiana sviluppa la propria azione educativa in coerenza con i principi dell’inclusione delle
persone e dell’integrazione delle culture, considerando l’accoglienza della diversità un valore irrinun-
ciabile. La scuola consolida le pratiche inclusive nei confronti di bambini e ragazzi di cittadinanza non
italiana promuovendone la piena integrazione. Favorisce inoltre, con specifiche strategie e percorsi
personalizzati, la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica e del fallimento formativo pre-
coce; a tal fine attiva risorse e iniziative mirate anche in collaborazione con gli enti locali e le altre
agenzie educative del territorio
.
Tali scelte sono bene espresse in alcuni documenti di forte valore strategico per la scuola, quali
“La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri” del 2007 che
sintetizzano i criteri che devono ispirare il lavoro quotidiano degli insegnanti.
1.2.1
Le principali tappe della scuola italiana verso un orizzonte
interculturale
La Costituzione, all’art. 10, commi 2 e 3, recita:
“La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle
norme e dei trattati internazionali.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà
democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio
della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge”.
La normativa di base per l’integrazione scolastica degli alunni stranieri è conte-
nuta nell’art. 45 del DPR 31 agosto 1999, n. 394, “
Regolamento recante norme di
attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigra-
zione e norme sulla condizione dello straniero, a norma dell’art. 1, comma 6, del
decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286
”.
La norma riconosce ai minori stranieri presenti sul territorio nazionale il dirit-
to-dovere all’istruzione alla stessa stregua dei cittadini italiani, indipendente-
mente dalla regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno: come sempre,