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Capitolo 1

Plurilinguismo, identità culturali e bisogni

educativi

1.1

 L’inserimento degli alunni stranieri e il plurilinguismo

La frequente mobilità territoriale da un paese all’altro ha determinato, oggi, la

compresenza, nello stesso territorio, di etnie linguistiche differenti, che spesso

non comunicano tra di loro, ma restano chiuse all’interno dei loro gruppi, a cau-

sa, prima di tutto, della non conoscenza reciproca delle lingue altrui. La compre-

senza di più lingue priva di scambi comunicativi viene definita multilinguismo.

Il primo passo per la realizzazione di una società multietnica, all’interno della

quale le diverse etnie che la compongono entrano in relazione e crescono insie-

me, è rappresentato dal passaggio dal multilinguismo al plurilinguismo, cioè

alla padronanza linguistica da parte di ogni individuo di più lingue (almeno tre).

Il plurilinguismo consente la comunicazione e, di conseguenza, lo scambio cul-

turale, che si trova alla base della nascita di una società multietnica e intercultu-

rale; il multilinguismo, al contrario, non permette lo scambio culturale e la so-

cietà si presenta come una vera e propria “torre di Babele”, situazione riscontra-

bile oggi nel nostro Paese.

Obiettivo del sistema formativo italiano attuale, dunque, è passare dal multilin-

guismo al plurilinguismo. Il multilinguismo presente a scuola rappresenta una

questione delicata e complessa da affrontare, sia sotto il profilo delle competen-

ze che deve possedere l’insegnante, sia sotto il profilo del “dialogo” multietnico.

I bambini stranieri accolti nelle scuole italiane spesso provengono dai Paesi in

via di sviluppo dell’Europa dell’Est, dall’Africa oppure dall’Oriente, cioè da Paesi

di cui raramente gli insegnanti conoscono la lingua. Allo stesso tempo, spesso

avviene che le loro famiglie non conoscano l’italiano. Questi limiti oggettivi di

partenza non soltanto impediscono la comunicazione ma anche la costruzione

di una società multietnica basata sull’integrazione e sull’inclusione, perciò sul

confronto tra abitudini, tradizioni, valori.

Le possibilità offerte dall’autonomia scolastica attraverso la realizzazione di Piani

dell’Offerta Formativa, finalizzati a rispondere alle esigenze del territorio in cui si

opera, rappresentano una possibile risposta al problema del multilinguismo.

Una volta accertata la presenza di uno o più alunni stranieri, gli insegnanti sono

tenuti a muoversi su due fronti:

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>

prendere contatto con le famiglie e verificare se la comunicazione è possibile;