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Parte Prima

Inclusività, interculturalità, riconoscimento e valorizzazione delle differenze

www.

edises

.it

Il primo documento organico del Ministero sulla pedagogia dell’integrazione è

stato emanato con la CM n. 24 dell’1 marzo 2006, che reca allegate le

Linee guida

per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri.

Dopo una sommaria analisi del contesto, internazionale e nazionale, in cui si

colloca il fenomeno dell’immigrazione nei Paesi dell’Occidente europeo, le Linee

guida illustrano il quadro normativo al quale si deve ispirare l’azione della scuola.

La

Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

del 1948 all’art. 2 afferma che: “

Ad

ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Di-

chiarazione, senza distinzione alcuna per ragioni di razza, di colore, di sesso, di

lingua, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ric-

chezza, di nascita o di altra condizione

”.

La

Convenzione sui diritti dell’infanzia

del 1989 all’art. 2 ribadisce: “

Gli Stati par-

te si impegnano a rispettare i diritti enunciati nella presente Convenzione ed a ga-

rantirli ad ogni fanciullo che dipende dalla loro giurisdizione, senza distinzione di

razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione pubblica o altra del

fanciullo o dei suoi genitori o rappresentanti legali, dalla loro origine nazionale,

etnica o sociale, dalla loro situazione finanziaria, dalla loro incapacità, dalla loro

nascita o da ogni altra circostanza

”.

Si tratta di Dichiarazioni che l’Italia ha fatto proprie, le quali costituiscono il pun-

to di partenza per le politiche e gli interventi a carico del sistema dell’istruzione.

Conseguentemente sono state emanate diverse norme a livello nazionale, che

forniscono i riferimenti perché l’azione della scuola sia svolta correttamente.

Il quadro normativo rappresenta lo strumento principale per affrontare l’inte-

grazione degli stranieri. che richiedono la costruzione di appropriate e specifi-

che soluzioni.

Già nel CCNL del Comparto Scuola del 1999 (artt. 5 e 29) furono previste azioni

atte a sostenere l’operato del personale docente impegnato a favorire l’accoglien-

za e l’integrazione degli alunni immigrati e/o nomadi.

Il vigente CCNL, all’art. 9, prevede finanziamenti ministeriali (assegnati alle Di-

rezioni regionali) per progetti relativi alle aree a rischio, a forte processo immi-

gratorio e contro l’emarginazione scolastica; all’art. 69, prevede iniziative di for-

mazione per il personale delle scuole in aree a rischio o a forte processo immi-

gratorio o frequentate da nomadi.

La seconda parte del documento si articola su una serie di indicazioni operative,

a partire dall’adozione di misure per un’equilibrata distribuzione della presenza

degli alunni stranieri.

L’obbligo scolastico, integrato nel più ampio concetto di diritto-dovere all’istru-

zione e alla formazione, concerne, come detto poc’anzi, i minori stranieri indi-

pendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al soggiorno in Italia.

L’iscrizione

Le iscrizioni possono essere richieste in qualsiasi momento dell’anno scolastico;

gli alunni privi di documentazione anagrafica o in posizione di irregolarità sono

iscritti con riserva in attesa della regolarizzazione. L’iscrizione con riserva non

pregiudica il conseguimento dei titoli conclusivi dei corsi di studio delle scuole

di ogni ordine e grado (art. 45 del DPR n. 394/99).