

Risonanze emotive in adolescenza
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famiglia, la scuola, gli incontri con i coetanei e le altre agen-
zie educative e formative.
Nelle ricerche condotte sul "nire degli anni Settanta, emer-
gevano dati non solo biologici e psicologici, ma anche so-
ciali e culturali, infatti, si notò, pochi anni dopo, che limita-
re lo studio sui giovani unicamente alle risposte funzionali
dei fattori biologici avrebbe provocato la riduzione della na-
tura dell’essere umano – in questo caso dell’adolescente – a
meri passaggi evolutivi, corrispondenti a ritmi biologici e al-
la maturazione bio-organica, comuni a tutti gli uomini e non
dipendenti né da condizioni ambientali né da eventi stori-
ci, affermando l’idea di “
processo giovanile
”, ovvero del com-
pimento di tutte le fasi di crescita e di sviluppo che caratte-
rizzano l’adolescenza del giovane esquimese così come quel-
la del giovane italiano, anziché l’idea ben più articolata di
“
condizione
”
2
. Nelle società storicamente precedenti a quella
attuale, infatti, per la grande maggioranza di coloro che non
erano anagra"camente ancora adulti, non esisteva una fase
della vita chiamata
giovinezza
, dotata di caratteristiche sociali
de"nite. La transizione dall’età infantile all’età adulta era un
processo graduale e “i ruoli adulti venivano appresi ed esperi-
ti precocemente quasi sempre attraverso l’imitazione dei mo-
delli familiari o parentali”
3
.
La questione giovanile e adolescenziale si con"gura attual-
mente, e si è con"gurata in passato, come problematica so-
ciale, culturale e politica che non si attenua nella sua perico-
losità di rischio con l’avanzamento del Welfare, anzi si am-
pli"ca e si complica con l’incremento, appunto, della
fram-
mentazione
/
frantumazione
dei sistemi formali ed informali del-
2
Cfr. A. Cavalli,
La gioventù: condizione o processo?,
Rassegna italiana di sociologia,
XXI, ottobre-dicembre, 1980.
3
A. Cavalli,
La gioventù: condizione o processo?
in Merico M.
(a cura di),
Giovani come.
Per una sociologia della condizione giovanile in Italia
, Liguori, Napoli, 2002.