

Capitolo
1
Problemi e prospettive
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2. capitale umano: incidenza sulla popolazione di laureati o persone in
possesso di diploma universitario;
3. ricercatori: incidenza di ricercatori in relazione alla popolazione occu-
pata.
Il fattore sintetico della
tecnologia
è invece determinabile attraverso altri tre
indicatori:
1. indice high-tech: presenza di attività economiche nei settori ad alta tec-
nologia;
2. indicatore di innovazione: numero di brevetti nel sistema industriale e
della ricerca relazionato alla popolazione residente;
3. indice di connettività high-tech: diffusione dei sistemi di comunicazione
(ADSL, UMTS) tra la popolazione.
Infine, il fattore della
tolleranza
è stato sintetizzato attraverso altri tre indi-
catori:
1. indice di integrazione: propensione degli stranieri a creare contesti
familiari sul territorio e a mandare i loro bambini alle scuole dell’ob-
bligo;
2. indice di diversità: rileva sia l’incidenza della popolazione straniera sia la
sua varietà (basata sulle diversità delle provenienze);
3. indice di tolleranza: determinato attraverso sondaggi sull’atteggiamento
dei cittadini e delle istituzioni nei confronti della tolleranza omosessuale
e delle diversità varie (religione, etnia, etc.).
In sintesi, questo studio ha reso possibile l’elaborazione di un Indice di
Creatività Italiano (ICI) che permette un’analisi d’insieme del fenomeno
nel paese. Seguendo tale schema, quale esempio della situazione del Meri-
dione del nostro paese, la provincia di Napoli registra un posizionamento
intermedio nella graduatoria complessiva dell’indice in questione, anche
se caratterizzato da valori alternanti tra i tre fattori.
Infatti, incidono nel posizionamento dell’indicatore di talento, di tecnolo-
gia e di classe creativa i seguenti fattori: incidenza sull’occupazione di im-
prenditori, dirigenti, manager pubblici e privati, ricercatori, professionisti,
professioni tecniche e artistiche ad elevata specializzazione.
In ogni caso, il vero nodo della questione è evidenziare come vi sia una
stretta correlazione tra indice di creatività e Pil pro-capite, anche se questa
relazione è a volte disattesa, come nel caso di alcune province del Nord
che, nonostante ottimi livelli di ricchezza, presentano un apparato socio-
produttivo tradizionale, evidenziato, per l’appunto, da un basso indice di
creatività (è il caso delle province di Cuneo, Vercelli e Rovigo).
D’altro canto, le principali metropoli meridionali, nonostante presentino
valori di Pil pro-capite inferiori alla media, registrano buoni posizionamen-
ti nella classifica dell’indicatore ICI.