

Capitolo 8
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LA FORMA VEGETALE
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va da organismi unicellulari a colonie e gruppi
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registrando via via molti casi ed esempi di par-
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quanto riguarda la
morfologia
e l’aspetto, le
alghe più evolute assomigliano molto ad una
pianta, con la parte inferiore simile ad una ra-
dice, e pertanto detta rizoide, una centrale di
tipo cauloide, e quella più sviluppata in tutto
simile ad una foglia, compresa la nervatura.
Ben sviluppato anche il metabolismo seconda-
rio, con molti metaboliti simili a quelli delle
piante eccetto la presenza addizionale di alo-
geni, evidentemente assunti dall’ambiente. Le
grandi
differenze
rispetto alle piante consi-
stono nella parete cellulare, nel sistema plasti-
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cano rispettivamente indipendenza e forza,
gestione delle risorse, capacità di invasione di
nuovi territori.
Le alghe sviluppano molte divisioni e for-
me svariate da quelle microscopiche delle uni-
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distaccano tre divisioni, denominate sulla ba-
se dei pigmenti: le
alghe brune
, o
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, le
alghe verdi
, o
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, e le
alghe rosse
, o
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.
Le alghe verdi sono considerate le progeni-
trici delle piante terrestri, per via di diversi ca-
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a
e
b
, l’amido come sostanza di riserva, la tipo-
logia dei cloroplasti, alcuni pigmenti. Inoltre,
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lenza degli aminoacidi aromatici tirosina e fe-
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di derivati. I polimeri utilizzati per costruire la
parete cellulare delle alghe sono derivati da-
gli zuccheri e dalle pectine o basati su amino-
acidi semplici; questi precursori possono so-
lamente formare macromolecole resistenti e
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in sequenza pressoché lineare attraverso ete-
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pensa in gran parte l’acqua. Nelle piante terre-
stri viene, invece, sempre più esplorato ed uti-
lizzato il cammino biosintetico che, dalla de-
aminazione degli aminoacidi aromatici, porta
alla formazione di derivati ossigenati dell’aci-
do cinnamico. Come vedremo, la formazione
di questi nuovi polimeri ha grande importan-
za dal punto di vista strutturale per l’acquisi-
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sistenti da poter assolvere a funzione di con-
duzione e di sostegno meccanico.
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8.3.1
Il punto di vista farmaceutico
8.3.1.1 Microalghe
Molti sono i prodotti derivati da microalghe
che si trovano in farmacia ed in erboristeria,
ma anche nei supermercati, dove si è per lo-
ro coniato il termine esagerato ma invitante di
“superfood”. Vediamo quindi di cosa si tratta.
Alghe azzurre, Cianobatteri, Phycobatteri
Il nome
alga azzurra
è discutibile, perché in
realtà si tratta di batteri e quindi non sono
delle vere e proprie alghe, ma
procarioti
, per
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Monera. Si possono tuttavia considerare del-
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come le piante di cui sono i precursori. Sono
organismi unicellulari, ma tendono anche a
formare delle colonie con alcune cellule più
specializzate. Il loro nome deriva dalla presen-
za di un pigmento verde-azzurro che masche-
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Per capire di cosa parliamo nel caso dei
Cianobatteri
, o
alghe verdi-azzurre
, dob-
biamo immaginare l’alba della vita sul pia-
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quel tempo l’unica forma di vita erano orga-
nismi unicellulari, strutturalmente molto sem-
plici, perché privi di nucleo, di organuli subcel-
lulari e di compartimentazioni interne del ci-
toplasma. Fin da allora, come del resto adesso,
le forme viventi si dividevano per il caratte-
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consumatori
, mentre i Cianobatteri avevano
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fotosintesi
,
e quindi
produttori
. In altre parole, i secon-