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8.3 Dalla vita acquatica a quella terrestre

fatti, essere coltivate in diversi modi, più o me-

no vicini alle condizioni naturali nelle quali si

sviluppano. Naturalmente, come qualsiasi or-

ganismo, le condizioni ambientali sono fonda-

mentali per la crescita e lo sviluppo, e quin-

di in ultima analisi per il contenuto chimico e

le conseguenti proprietà. I fattori sono di tipo

abiotico e biotico, e possono essere più o me-

no simili a quelli in cui l’alga è abituata ad esi-

stere. È questo un passaggio chiave, che appa-

rirà ancora più evidente ed importante nel ca-

so del contenuto in metaboliti secondari.

ƒ…‹”…ƒ ͵Ͳ ƒ‹ Žƒ ’‹”—Ž‹ƒ ˜‹‡‡…‘Ž–‹˜ƒ

-

ta in acque alcaline e calde, ricche di natron

(carbonato e bicarbonato di sodio); principal-

‡–‡ ‹ ‡•–‡•‡ •—’‡”ϐ‹…‹ †‹ Žƒ‰Š‹ ‹ ‡••‹…‘

ed in Cina, ma anche in altre parti del mon-

†‘ǡ ‘˜˜‡”‘ ‹ ˆ”‹…ƒǡ ƒŽ‹ˆ‘”‹ƒǡ

ƒ™ƒ‹ǡ Šƒ‹

-

Žƒ†‹ƒǡ ‹ƒǡ ƒ‹™ƒ ‡ †‹ƒǤ Ž–‡”ƒ–‹˜ƒ‡

-

te si può coltivare in grandi vasche all’aper-

to. I bacini aperti possono essere soggetti ad

un forte rischio di contaminazione per la col-

tura da parte di agenti esterni. Si tratta di ba-

cini scavati (

open ponds

) nel terreno, resi im-

permeabili con membrane plastiche, caratte-

”‹œœƒ–‹ †ƒ ’”‘ˆ‘†‹– ‘ ‘Ž–‘ ‡Ž‡˜ƒ–ƒ ȋϐ‹‘

a 20-30 cm) e da un percorso sinuoso nei qua-

li è prevista una sezione di agitazione con pa-

le meccaniche di modo da permettere lo scam-

bio di materia con l’atmosfera. La profondità

†‡˜‡ ‡••‡”‡ ”‹†‘––ƒ ’‡” ’‡”‡––‡”‡ —ǯ‡ˆϐ‹…ƒ

-

ce penetrazione della radiazione solare nella

…‘Ž–—”ƒ ‡ ƒ••‹‡ •—’‡”ϐ‹…‹ ’‡” —‹– †‹ ˜‘Ž—

-

me. Infatti, per un corretto sviluppo delle mi-

croalghe, è necessario rimuovere l’ossigeno

che esse sviluppano nella reazione di fotosin-

tesi e che ha un’azione inibente dei loro pro-

cessi biologici. Inoltre sfruttando l’evapora-

zione spontanea di parte del mezzo liquido

•‹ ‘––‹‡‡ ‹Ž ”ƒˆˆ”‡††ƒ‡–‘ †‡ŽŽƒ…‘Ž–—”ƒǤ ‡

-

neralmente gli open ponds sono molto diffu-

si per applicazioni dell’industria nutraceutica

e cosmetica; infatti, l’alto valore aggiunto del

’”‘†‘––‘ ‘––‡—–‘ ”‹‡•…‡ ƒ ‰‹—•–‹ϐ‹…ƒ”‡ ‹’‹ƒ

-

ti di notevole estensione. In effetti, il principa-

le svantaggio di questo tipo di strutture è di

occupare vaste aree, spesso situate in zone al-

–”‹‡–‹ †‡•–‹ƒ„‹Ž‹ ƒŽŽǯƒ‰”‹…‘Ž–—”ƒǤ —––ƒ˜‹ƒǡ ƒ

causa della tecnologia relativamente semplice

…Ї ‹’‹‡‰ƒ‘ǡ ’”‡•‡–ƒ‘ —ǯ‡ˆϐ‹…‹‡œƒ ‡‡”

-

‰‡–‹…ƒ ‡† — ”ƒ’’‘”–‘…‘•–‹Ǧ„‡‡ϐ‹…‹…Ї Ž‹ ”‡

-

dono preferibili ai fotobioreattori. Infatti, que-

sti ultimi richiedono materiali costosi e stru-

mentazioni di controllo dei parametri tali da

renderli più adatti ad applicazioni di labora-

torio. Spesso le due tecnologie sono abbinate

ed i fotobioreattori chiusi sono impiegati per

avere in tempi rapidi soluzioni ad alte concen-

trazioni di biomassa. La scelta della

coltura in

fotobioreattori

è determinata dalla possibi-

lità di tenere sotto assoluto controllo le con-

dizioni nelle quali si coltivano le microalghe.

I vantaggi consistono nell’assenza di inquina-

menti da parte di altre alghe, la massimizza-

zione della produzione, la possibilità di avere

un ciclo il più possibile continuo di produzio-

‡ ‡˜‹–ƒ†‘ ‹…‹…Ž‹ ƒ–—”ƒŽ‹Ǥ —––ƒ˜‹ƒǡ „‹•‘‰ƒ

considerare che in questo modo si ottiene di

fatto una clonazione, del tutto pari all’agricol-

–—”ƒ ‹–‡•‹˜ƒ ‡ ‘‘…‘Ž–—”ƒŽ‡Ǥ ‹…‘˜‡”•‘ǡ Žƒ

coltivazione all’aperto rispettando il più pos-

sibile le condizioni e i cicli naturali permette

all’alga, come a qualsiasi organismo, di rispon-

dere a condizioni variabili quali gli organismi

viventi sono da sempre abituati. Un esempio,

Žƒ †‹ˆˆ‡”‡œƒ –”ƒ Žƒ Ž—…‡ ƒ”–‹ϐ‹…‹ƒŽ‡ ‡ “—‡ŽŽƒ •‘Žƒ

-

re è naturalmente enorme e per conseguenza

molto importanti gli effetti sull’alga prodotta.

Ci troviamo, quindi, di fronte alla dicoto-

mia già espressa sulla scelta di produzione

tra quantità e qualità, nonché la necessità sul-

la scelta di una utilizzazione consapevole del-

la tecnologia. Un esempio evidente di questo

argomento riguarda la possibilità di ottene-

re dalla Spirulina il

biodisel

. I lipidi contenuti

nelle cellule della Spirulina sono infatti adatti

per essere utilizzati come carburanti. Natural-

mente il biodiesel presenta evidenti vantag-

gi dal punto di vista dell’inquinamento e delle

conseguenze industriali e sociali, tuttavia esi-

stono anche dei problemi che è necessario ri-

solvere. In primo luogo, il biodiesel non è an-

cora economicamente competitivo rispetto ai

combustibili fossili.