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424

Parte Sesta

Elementi di psicologia dell’età evolutiva

La natura del cambiamento: teorie a confronto

Sviluppo

quantitativo

qualitativo

comportamentismo

teorie organismiche

il bambino è plasmato

il bambino è un attivo

dall’ambiente esterno

costruttore delle proprie

(esperienze, apprendimento)

conoscenze e competenze

2)

Quali processi causano questo cambiamento?

Su questo punto le teorie divergono tra i sostenitori delle

influenze ambientali

(

com-

portamentisti

), quelli che attribuiscono maggiore importanza ai

fattori genetici

(

teorie

innatiste

) e quelli che trovano una

via di mediazione

tra i due estremi (

teorie organi-

smiche

).

Secondo i

comportamentisti

, ad esempio, le

influenze ambientali

sono determinanti e

modellano il comportamento del bambino.

Secondo le

teorie innatiste

, invece, le ragioni dello sviluppo risiedono nella

program-

mazione genetica

, mentre le condizioni ambientali possono solo modulare, ma non

determinare, le fasi e l’intensità dello sviluppo.

Secondo le

teorie organismiche

vi è un’

interazione tra fattori ambientali e genetici

che

concorrono nel direzionare i processi di sviluppo. L’esperienza, cioè, è in grado di

stimolare particolari competenze che gli individui hanno già innate (geneticamente

programmate).

Qual è l’importanza del

patrimonio genetico

, cioè dell’ereditarietà, e quale quella

della cultura nello sviluppo di un individuo?

Gli autori favorevoli alla

visione sociale e culturale

dello sviluppo sostengono che i

fattori ereditari da soli non sarebbero sufficienti allo sviluppo dell’individuo che è

invece il frutto degli stimoli provenienti dall’esterno, dalla cultura e dai rapporti so-

ciali. La superiorità dell’influenza

ambientale

su quella

genetica

è dimostrata dagli

studi condotti su bambini cresciuti nelle foreste e ritrovati successivamente, nei quali

è stato riscontrato un quoziente intellettivo inferiore alla media e delle capacità di

apprendimento decisamente compromesse.

3)

Si tratta di un cambiamento continuo e graduale o viceversa discontinuo e improvviso?

Se consideriamo lo sviluppo come un

processo quantitativo

, il cambiamento dovrà

essere considerato graduale e continuo: l’individuo reagisce agli stimoli esterni e

all’esperienza mediante maturazione e crescita continue (

teoria comportamentista

).

Se, invece, immaginiamo lo sviluppo come un

processo qualitativo

, allora il cambia-

mento sarà caratterizzato da discontinuità: in questo caso, l’individuo passa da una