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Capitolo 19
Temi e prospettive della psicologia dello sviluppo
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In aggiunta a tali considerazioni, occorre tenere presenti la
variabilità interindivi-
duale
, che è possibile riscontrare tra soggetti della stessa età, e la
variabilità intrain-
dividuale
, che riguarda invece il modo in cui ciascun soggetto vive le diverse fasi
della propria esistenza. Il concetto di
stadio
, introdotto dai modelli tradizionali che
spiegano lo sviluppo in modo sequenziale attraverso fasi obbligate, deve essere ana-
lizzato tenendo conto dell’influenza ambientale e dell’esperienza personale. All’in-
terno dello stesso stadio si può dunque osservare una grande variabilità, sia tra gli
individui, sia nello stesso individuo, rispetto a diversi aspetti del funzionamento psi-
chico. Tenendo a mente tali premesse, procediamo ad una presentazione sistematica
delle principali teorie relative ai vari ambiti dello sviluppo individuale.
19.3
Tre domande sullo sviluppo psicologico
Il panorama delle teorie sullo sviluppo infantile è decisamente complesso e variega-
to ma, pur nella differenza degli approcci, le diverse linee di pensiero si sforzano di
rispondere a tre domande che rappresentano le questioni di fondo della psicologia
dello sviluppo
1
:
1) Qual è la natura del cambiamento che caratterizza lo sviluppo?
2) Quali processi causano questo cambiamento?
3) Si tratta di un cambiamento continuo e graduale o viceversa discontinuo e im-
provviso?
1)
Qual è la natura del cambiamento che caratterizza lo sviluppo?
Secondo alcuni teorici, il cambiamento ha natura
quantitativa
: lo sviluppo, cioè, è
considerato sotto forma di
accrescimento
, ovvero come somma e accumulazione pro-
gressiva di piccoli cambiamenti nel tempo. Secondo altri, invece, il cambiamento
avrebbe una natura prettamente
qualitativa
, sarebbe cioè una
trasformazione
conse-
guente a specifici cambiamenti evolutivi.
La tesi quantitativa è sostenuta dai
comportamentisti
, secondo cui l’individuo ac-
cumula nel tempo esperienze e apprendimenti consequenziali, che ne plasmano la
crescita e ne direzionano lo sviluppo. Tali teorie, dette anche «stimolo-risposta» (S-
R), considerano il bambino un essere infinitamente plasmabile il cui sviluppo è inte-
ramente condizionato da fattori ambientali esterni.
La tesi qualitativa, invece, è sostenuta dalle
teorie organismiche
, proposte da
Piaget
e
Vygotskij
, secondo cui l’individuo è attivo costruttore delle proprie conoscenze e
competenze e lo sviluppo appare determinato da principi intrinseci piuttosto che da
fattori ambientali esterni.
1
L. Camaioni, P. Di Blasio,
Psicologia dello sviluppo
, Il Mulino, 2002.