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Parte Quinta
La televisione
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pura documentazione e da altri come racconto quasi fantastico perché presenta una
realtà molto lontana dalla propria.
Nella produzione cinematografica, poi, la concentrazione è rivolta a restituire il si-
gnificato di un racconto in una durata dell’opera che ruota intorno all’ora e mezzo;
in televisione, invece, bisogna programmare un tempo lungo che contempli almeno
una stagione e si inserisca nel palinsesto generale. Il bisogno è quello di
fidelizzare
il pubblico
, o una nicchia di pubblico, a un determinato prodotto, perciò si dosano
con cura eventi grandi e particolari e ci si focalizza su ciò che ha carattere ripetitivo
e seriale.
Un grande motivo di fascino dei racconti cinematografici è dato dalla possibilità di
rielaborare gli eventi, di ripensare la realtà, di riflettere su di essa e di offrirne una
rappresentazione. La televisione, invece, prosegue il compito del primo mezzo da
cui discende, la radio, di essere contemporanea e di partecipare ai fatti: in questo la
diretta svolge un ruolo fondamentale. Qui produzione e post-produzione coincidono
dal punto di vista temporale. Il regista e la sua squadra selezionano tra le fonti audio
e video che arrivano dalle varie telecamere e scelgono in tempo reale quali mandare
in onda.
Da un punto di vista tecnico, cinema e televisione oggi però sono molto vicini. Il di-
gitale implica che i linguaggi e i testi (scritti, audio, video) siano completamente tra-
sferibili da un mezzo all’altro; la loro lavorazione avviene al computer sia nel cinema
sia nella televisione e si sono sviluppati straordinarie facilitazioni e grandiosi effetti
nella post-produzione. Le videocamere, che ormai stanno in un telefonino, sono alla
portata di tutti e con un software sul proprio computer si può eseguire il montaggio.
4.2
Le forme della produzione televisiva: diretta, registrata,
interni ed esterni
Il clima che si crea tra gli spettatori attraverso la diretta è molto simile a quello di
uno spettacolo a teatro. La televisione, infatti, prende ispirazione da alcuni generi
teatrali: pensiamo al varietà e al teatro di rivista, ma anche ad esibizioni eccezionali,
che richiedono grandi abilità, come avviene al circo. Per gli eventi particolari, ci si
affida allo sport o ai concerti; si possono seguire in diretta e in genere sono corredati
e amplificati da telecronache, commenti a bordo campo, interviste nel backstage,
reazioni del pubblico presente e così via. Una realtà rafforzata, arricchita e senz’altro
commentata, discussa.
Oggi la televisione non si dedica soltanto a seguire la realtà, ma a crearne diretta-
mente attraverso concorsi, festival,
reality, appunto. Sono molte le produzioni realiz-
zate in studio e comprendono trasmissioni con cadenza quotidiana e lunga durata,
messa in onda in diretta o al limite in differita per correggere qualche errore. I
servizi realizzati in esterna – non solo in occasione degli eventi cui si accennava, ma
anche di fatti disparati: feste, manifestazioni collettive a carattere politico e non, ca-
lamità naturali – si prestano a essere completati da programmi girati in studio che ne
discutono le conseguenze, ne intervistano i protagonisti o ne ripropongono alcuni
momenti corredandoli di ulteriori informazioni.