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Capitolo 1

Storie di insegnanti e malattie professionali

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La risposta alla lettera di Roberta:

Gentile Roberta,

davvero un sentito grazie per la splendida testimonianza assai ricca

di spunti. Spero non me ne vorrà se riprenderò alcuni passaggi che

possono essere certo utili a quella folta schiera di docenti che non

sanno riconoscere, né vogliono ammettere, di essere affetti dal disa-

gio mentale professionale (DMP). Cercherò di seguire il suo ordine

narrativo:

>

>

Lei scrive a proposito del suo malessere: “

Non so cosa abbia influi-

to”

. Ed è questo infatti il primo nemico da debellare: l’ignoranza.

Gli stereotipi sugli insegnanti non affliggono solo

gli altri

, ma gli

stessi docenti che non conoscono i rischi professionali tipici delle

helping professions

. Siamo inoltre così presi dagli affanni della vita

quotidiana da non capire cosa ci fa stare male. In altre parole, sia-

mo quasi assuefatti a un disagio di cui ci accorgiamo solo quando

diventa intollerabile all’organismo, che reagisce attraverso le ben

note somatizzazioni. Si tratta di una dinamica piuttosto comune

e frequente;

>

>

altro spunto importante lo fornisce sostenendo: “

Stavo male a casa

e nella scuola”

. È un’altra grande verità che sta a significare che il

malessere non è dovuto all’ambiente (professionale o casalingo)

ma è in noi. Questo serva a far riflettere coloro i quali credono di

risolvere i propri problemi con un semplice trasferimento di sede;

>

>

il nostro corpo tollera il disagio fino a un certo punto (ecco perché

dobbiamo imparare ad ascoltarlo) poi, raggiunta la crisi, si espri-

me esplicitamente attraverso le somatizzazioni. Esattamente come

ha fatto con Lei;

>

>

è fondamentale, nel momento del bisogno, poter contare su un

dirigente comprensivo e preparato sugli strumenti coi quali si af-

fronta il DMP. Primo fra tutti è l’accertamento medico in Collegio

medico di verifica (CMV), sia esso a richiesta del lavoratore, sia

esso d’ufficio. Purtroppo oggi vi è totale ignoranza in proposito:

insegnanti e dirigenti non conoscono l’accertamento medico ma,

quel che più è grave, è il fatto che l’art. 37 del DL 81/08, che preve-

de la formazione del lavoratore in merito, viene sistematicamente

ignorato;

>

>

un errore tipico della persona in crisi è quello di

non confidarsi

con nessuno

. La

non condivisione

dei problemi è infatti annoverata

tra le cosiddette

reazioni di adattamento negative

. Il chiudersi a ric-

cio diviene naturale conseguenza soprattutto se, allo stereotipo