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186

Appendice

anche scolastico (con ragazzi diversamente abili), si vuole sottoli-

neare in questa sede quanto l’approccio musicoterapico possa gio-

vare all’

apprendimento “felice” di tutti gli studenti

. Creare un am-

biente (

setting

) piacevole e musicalmente stimolante può, infatti,

favorire l’apprendimento di materie che diversamente risultereb-

bero ostiche. Da sempre, infatti, accompagnare lo studio con un

sottofondo musicale favorisce la concentrazione e l’evocazione di

sentimenti positivi nell’intimo degli alunni, predisponendoli posi-

tivamente alle spiegazioni o alla risoluzione di compiti in classe.

Non dimentichiamo che nel ventre materno il bambino non vede,

ma sente benissimo tutto quello che proviene dall’esterno, non-

ché la voce della madre e il battito del suo cuore. Accompagnare

lo studio all’ascolto della musica contribuisce ad evocare emozioni

“primordiali”, che aiutano l’alunno a rilassarsi e a concentrarsi,

producendo comportamenti positivi.

Un altro esempio potrebbe essere legato alla

memorizzazione

.

Quanti di noi hanno trovato sterile e noiosa la memorizzazione

delle tabelline alla scuola primaria? Molti bambini non amano

questa pratica, ma proporre un metodo alternativo allo studio

mnemonico delle tabelline potrebbe essere la strada giusta per

permettere a tutti di impararle serenamente. Alcuni ragazzi, infat-

ti, dimostrano particolari difficoltà nello studio mnemonico: non

riescono a imparare un sequenza numerica perché non la associa-

no a nulla che a loro sia familiare. Se provassimo, però, a sostituire

le parole di una celebre canzone per bambini come

Fra Martino

Campanaro

con le sequenze numeriche di una determinata tabelli-

na, quale effetto si otterrebbe? Proprio perché la musica fa parte

di noi fin dal nostro concepimento, risulterà facile memorizzare le

tabelline perché saranno accompagnate da un tema a noi familia-

re. D’altra parte è noto a tutti come sia molto più semplice memo-

rizzare una canzone piuttosto che un testo, o come possa essere

d’aiuto dare una cadenza “metrica” a una sequenza da imparare a

memoria.

La musica, allora, potrebbe essere lo strumento privilegiato per

favorire l’apprendimento di ogni disciplina, proprio per il suo po-

tere terapeutico che provoca cambiamenti e reazioni negli ascolta-

tori. In questo senso, possiamo parlare di musicoterapia legata alla

didattica generale. Insegnare con la musica e attraverso la musica

certamente si può: per questo non bisogna tralasciarla, né conside-

rarla una “cheesecake”, come sosteneva Pinker, una cosa buona,