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Musicoterapia e didattica

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Le parole e l’improvvisazione musicale vengono usate dal terapista

e dal paziente per esplorarne la vita interiore e per fornirgli spunti

di crescita.

Il modello

attivo relazionale e di libera improvvisazione,

teorizzato

dall’argentino Rolando Berenzon, si basa sul concetto di ISO

(identità sonora). Questo modello, di stampo psicanalitico con ri-

svolti psicodinamici, considera la musicoterapia in due modi: dal

punto di vista “scientifico”, occupandosi dello studio del rapporto

suono-essere umano con obiettivi diagnostici e terapeutici; dal

punto di vista “terapeutico”, secondo il quale la musicoterapia è

una disciplina paramedica, che utilizza il suono, la musica e il mo-

vimento per creare ambienti comunicativi e attivare un processo di

socializzazione e inserimento sociale. L’identità sonora di cui parla

Berenzon è personale e unica, frutto del dialogo sonoro affettivo

con la madre durante la gestazione.

In relazione a questi modelli, possiamo dire che la musicoterapia

fa riferimento costantemente a un processo relazionale in cui l’a-

scolto della musica ha un forte valore evocativo di stati d’animo,

sentimenti, pensieri, che possono produrre un cambiamento nei

comportamenti. Importantissime in musicoterapia sono l’osserva-

zione, la valutazione e la relazione, riferite alla persona o al grup-

po di persone a cui si propone il trattamento.

Certamente, è opportuno fare una differenza tra interventi musi-

coterapici con finalità terapeutiche e altri con finalità riabilitative.

Per

terapia

, infatti, intendiamo la strategia che dall’interno facilita

i processi di consapevolezza di sé. La

riabilitazione,

invece, è la stra-

tegia che dall’esterno favorisce lo sviluppo dei processi cognitivi,

relazionali e di socializzazione. Fatta tale distinzione si può affer-

mare che la musicoterapia con finalità terapeutiche è volta al rag-

giungimento di cambiamenti interni all’individuo, in riferimento

agli aspetti legati alla comunicazione, alle relazioni e all’affettività,

mentre la musicoterapia con finalità riabilitative utilizza lo stimolo

musicale per mantenere o potenziare abilità cognitive (la memo-

ria, l’attenzione, la coordinazione senso-motoria) e per ottenere

risultati anche in relazione al comportamento.

1.2.2

 Musicoterapia e didattica

Al di là dell’utilizzo che è possibile fare della musicoterapia in cam-

po medico (con pazienti affetti da Alzheimer o da demenze) o