

CAPITOLO
3
Storia del design
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Etruria
, un insediamento industriale moderno per quell’e-
poca, dotato di laboratori e abitazioni per gli operai e per
lo stesso Wedgwood.
La fabbrica utilizzava l’energia delle macchine per aziona-
re i torni e macinare i materiali, e si basava su una precisa
divisione dei compiti dei lavoratori (lo staff di artigiani era
composto da formatori, tornitori, plasmatori, decoratori e
addetti alla rifinitura). I soci erano sempre alla ricerca di
talenti che potessero progettare linee di oggetti ma, men-
tre Bentley si dedicava maggiormente alla progettazione e
alla commercializzazione dei prodotti, Wedgwood si occu-
pava degli aspetti economici e soprattutto produttivi.
Molte furono le invenzioni di Wedgwood, le più celebri in-
fluenzarono l’intera produzione ceramica europea e furo-
no: il
creamware
, una ceramica color crema molto resistente
che poteva essere decorata a mano o stampata, il
basaltware
e il
jasperware
. Il “basalto nero” (
basaltware
) era un grès mol-
to duro su cui veniva applicata una decorazione, dipinta ad
encausto, simile alla ceramica antica. Il “diaspro” (
jasperware
) era una pasta bianca
quasi traslucida, creata utilizzando impasti con solfato di bario per assomigliare al
vetro a cammeo dell’antichità, che fu impiegata per riprodurre il
Vaso Barberini
noto
anche come
Vaso Portland
. Il colore era ottenuto mescolando all’impasto degli ossidi
metallici (dall’ossido di cobalto si otteneva il blu scuro, dal manganese il lilla, dal
cromo il verde e dal ferro il nero).
La produzione di Wedgwood era articolata secondo due grandi linee. La prima, de-
stinata ad un pubblico di amatori e collezionisti, era composta da oggetti decorati
con soggetti ispirati al mondo classico. Tra i più celebri i
basaltware
ispirati ai vasi gre-
ci con figure rosse e i
jasperware
, nei colori “Wedgwood blue” e bianco, ispirati ai cam-
mei e ai vetri di epoca romana. La seconda era costituita da oggetti utili, dalle forme
semplificate, economici e funzionali (Wedgwood studiò attentamente la funzione di
alcune parti degli oggetti come i beccucci, i manici e i coperchi). Si trattava di una
vera e propria produzione seriale, in numeri illimitati e distribuita su vasta scala.
Oltre che per le numerose innovazioni formali e tecnologiche, Wedgwood è passato
alla storia per aver intuito quali erano i nuovi destinatari delle produzioni industriali
(non più una limitata élite di consumatori bensì il grande pubblico) e quanto fosse
importante il ruolo dell’arte e della moda all’interno di queste ultime (egli fu molto
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Figura 3.1
Josiah Wedg-
wood, riproduzione del Vaso
Portland (1790 ca.; Birming-
ham Museum of Art).
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Figura 3.2
Josiah Wedgwood, elementi di un servizio da tè e caffè (1768; Metropolitan Museum of Art,
New York.