Previous Page  40 / 46 Next Page
Basic version Information
Show Menu
Previous Page 40 / 46 Next Page
Page Background

www.

edises

.it

il pro lo della decisione sulla questione di diritto, assicurata alla Corte, tra l’altro in un

processo in cui la parte privata non potrebbe in alcun modo interloquire;

– oppure,

il Tribunale può scegliere di declinare la competenza e lasciare che sia la

Corte a decidere

: così facendo, però, il processo viene deciso in una sola istanza con

indubbio sacri cio della doppia tutela;

– in ne, un’altra possibilità è che

la Corte stessa sospenda la procedura dinanzi ad essa

pendente

: in tal caso si continuerà dinanzi al Tribunale, così il doppio grado di tutela

non viene sacri cato e la decisione del Tribunale non viene condizionata da una previa

decisione della Corte.

7.7

Il controllo indiretto della Corte di giustizia: il rinvio

pregiudiziale

Il rinvio pregiudiziale è un procedimento di natura incidentale e non contenziosa,

attraverso il quale il giudice nazionale può o, a seconda dei casi, deve sottoporre alla

Corte di giustizia un quesito circa l’interpretazione dei trattati e degli atti giuridici

europei (

rinvio pregiudiziale d’interpretazione

) o la validità di una norma di diritto

derivato (non dei trattati) dell’Unione europea (

rinvio pregiudiziale di validità

), la

cui soluzione sia determinante per decidere la controversia dinanzi a lui pendente.

L’articolo 267 TFUE delinea una netta ripartizione di competenze tra giudici euro-

pei e nazionali: mentre alla Corte è riservato il compito di fornire la risposta erme-

neutica ai quesiti formulati dal giudice nazionale, a quest’ultimo spetterà in via esclu-

siva il compito di apprezzarne la pertinenza con riguardo alla soluzione concreta

della controversia dinanzi a lui pendente. Del resto, una volta ottenuta la pronuncia,

competerà sempre al giudice nazionale (detto giudice

a quo

) decidere il processo

principale nel rispetto di quanto statuito dalla Corte.

L’

oggetto

del procedimento pregiudiziale è determinato dal giudice nazionale, che

de nisce il contenuto dei quesiti che verranno sottoposti alla Corte di giustizia.

La competenza pregiudiziale è attivata solo da organi rispondenti alla nozione di

giurisdizione di uno degli Stati membri

. Ciò pone l’esigenza di determinare i para-

metri per una corretta individuazione di tale nozione. Le principali dif coltà riscon-

trate dipendono dalle diverse forme organizzative dei vari ordinamenti degli Stati

membri e dalle differenti nozioni di giurisdizione rinvenibili in ognuno di essi.

I requisiti individuati dalla Corte di giustizia nell’ambito della sua giurisprudenza

sono:

>

obbligatorietà della giurisdizione

;

>

compito di

applicare il diritto

;

>

carattere permanente

dell’organo;

>

costituzione dell’organo per

legge

;

>

carattere di

indipendenza

e

terzietà

dell’organo;

>

dinanzi all’organo deve svolgersi un procedimento caratterizzato dal

contraddittorio

fra le parti, anche solo differito ed eventuale;

>

l’organo deve svolgere una

funzione effettivamente giurisdizionale

, nel senso che il pro-

cedimento nell’ambito del quale è sollevata la questione pregiudiziale deve conclu-

dersi con una decisione di carattere giurisdizionale.