Previous Page  28 / 34 Next Page
Basic version Information
Show Menu
Previous Page 28 / 34 Next Page
Page Background

154

PARTE TERZA

DIBATTIMENTO, RITI SPECIALI E DIFFERENZIATI

www.

edises

.it

lare in atto. In questa ipotesi, ai fini della richiesta di rito immediato da parte del P.M.,

si richiede che il provvedimento custodiale abbia raggiunto un certo grado di stabilità,

e cioè sia stato definito dalla decisione in sede di riesame o siano decorsi i termini per la

proposizione di tale rimedio. È inoltre prescritto che la richiesta non intervenga decorsi

centottanta giorni dalla esecuzione della misura.

Nel caso considerato, il giudice rigetta la richiesta se l’ordinanza che dispone la custodia

cautelare è stata revocata o annullata per sopravvenuta insussistenza dei gravi indizi di

colpevolezza (art. 455, co. 1-

bis

, c.p.p.).

Il giudizio immediato, una volta giunto nella fase dibattimentale, segue lo schema

del giudizio ordinario, non contenendo alcun presupposto di premialità, neppure

nel caso in cui una richiesta in tal senso parta direttamente dall’imputato, in quanto

scopo di tale rito non è certo di carattere deflattivo.

ALL'ESAME

• Quali sono le differenze tra giudizio immediato e giudizio direttissimo?

Sotto il

profilo strutturale

, il giudizio direttissimo presenta una forte somiglianza

con il giudizio immediato richiesto dal P.M. In entrambi i casi l’iniziativa della

pubblica accusa consente di passare rapidamente dalla fase delle indagini a quella

del dibattimento, omettendo l’udienza preliminare.

Sotto il profilo dei

presupposti

,

invece, il giudizio direttissimo si differenzia dal

giudizio immediato chiesto dal P.M., infatti:

- l’instaurazione del giudizio immediato consegue, in alternativa, o ad una valuta-

zione del P.M. che ritenga evidente la prova di reità o ad una valutazione giurisdi-

zionale di esistenza dei gravi indizi che fondano una misura custodiale;

- la richiesta di rito immediato è controllata dal giudice, che decide in segreto sulla

base di atti scritti, mentre per instaurare il rito direttissimo sono richiesti presup-

posti di tipo oggettivo che consistono nell’arresto in flagranza o nella confessione

resa dall’indagato, sulla cui esistenza il giudice si pronuncia in udienza nel pieno

del contraddittorio.