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PARTE PRIMA
L’ORDINAMENTO GIURIDICO E LO STATO
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edises
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••
GLI ISTITUTI SPECIALIZZATI DELL’ONU
UNIDO
(
United
Nations Industrial
Development
Organization
)
Promuove il progresso industriale dei Paesi in via di sviluppo
tramite assistenza tecnica, servizi di consulenza e addestramento
WIPO
(
World
Intellectual Property
Organization
)
Dal 1970 si occupa dei problemi della proprietà intellettuale nel
mondo, assicurando la cooperazione amministrativa tra le orga-
nizzazioni già presenti nel settore, partecipando ad accordi, for-
nendo assistenza tecnica legale agli Stati etc.
IFAD
(
International
Fund for Agricultural
Development
)
Costituito nel 1977, è anch’esso un ente finanziario internaziona-
le destinato a contribuire, sotto forma di aiuti ma soprattutto sotto
forma di prestiti, allo sviluppo dell’agricoltura dei Paesi poveri e
con deficit alimentari notevoli
WTO
(
World Tourism
Organization
)
Promuove lo sviluppo del turismo a livello mondiale incentivando
la collaborazione tra Stato e operatori del settore
FMI
(
Fondo Monetario
Internazionale
)
Favorisce la cooperazione monetaria internazionale e la stabilità
finanziaria e fornisce un forum permanente per la consultazione,
i pareri e l’assistenza sulle questioni finanziarie
Gruppo Banca
Mondiale
Fornisce mutui e assistenza tecnica ai paesi in via di sviluppo per
diminuire la povertà e anticipare una crescita economica soste-
nibile
3.5
•
Il Consiglio d’Europa
Il Consiglio d’Europa, con sede a Strasburgo (Francia), raggruppa oggi, con i suoi
47 Stati membri, quasi tutti i Paesi del continente europeo. Istituito il 5 maggio 1949,
ha come obiettivo quello di favorire la creazione di uno spazio democratico e giuri-
dico comune in Europa, nel rispetto della
Convenzione europea dei diritti dell’uomo
e di
altri testi di riferimento relativi alla tutela dell’individuo: diritti umani, democrazia
e stato di diritto. Tali principi, alla base di una società tollerante e civilizzata, sono
ritenuti requisiti indispensabili per la stabilità, la crescita economica e la coesione
sociale del continente, e guidano nella ricerca di soluzioni ai principali problemi
d’interesse comune, quali terrorismo, criminalità organizzata e corruzione, crimina-
lità informatica, bioetica e clonazione, razzismo e pregiudizi, violenza nei confronti
di donne e bambini, nonché tratta degli esseri umani. La cooperazione tra tutti gli
Stati membri costituisce il solo rimedio possibile ai problemi che oggi affliggono
maggiormente la nostra società.
La
Convenzione di salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali
(sin-
teticamente indicata come CEDU) è stata elaborata nell’ambito del Consiglio d’Europa.
Aperta alla firma a Roma il 4 novembre 1950, è entrata in vigore nel settembre del 1953.
Nelle intenzioni dei suoi autori, si trattava di adottare le prime misure atte ad assicurare
la garanzia collettiva di alcuni dei diritti previsti dalla
Dichiarazione universale dei di-
ritti dell’uomo
del 1948.
La Convenzione enuncia una serie di diritti e libertà civili e politici e istituisce un sistema
destinato a garantire il rispetto da parte degli Stati contraenti degli obblighi da essi assunti.