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PARTE PRIMA

L’ORDINAMENTO GIURIDICO E LO STATO

www.

edises

.it

Qualche anno dopo furono create altre due organizzazioni tra gli stessi Stati, la

Co-

munità economica europea

(

CEE

) e la

Comunità europea per l’energia atomica

(

CEEA

o

Euratom

), i cui trattati istitutivi furono firmati a Roma il 25 marzo 1957.

La prima organizzazione, in particolare, si poneva l’obiettivo di realizzare un’unione

doganale e avviare iniziative comuni in vari settori (trasporti, agricoltura, disciplina

della concorrenza etc.).

Le tappe più importanti del successivo percorso di integrazione sono state:

- la

progressiva adesione di quasi tutti gli Stati europei

. Attualmente i membri

dell’organizzazione sono 28: nel 1973 hanno aderito Regno Unito, Irlanda e Dani-

marca, nel 1981 la Grecia, nel 1986 Spagna e Portogallo, nel 1995 Austria, Finlandia e

Svezia, nel 2004 Repubblica ceca, Ungheria, Slovenia, Slovacchia, Polonia, Lettonia,

Lituania, Estonia, Cipro e Malta, nel 2007 Romania e Bulgaria, nel 2013 la Croazia.

La consultazione referendaria del 23 giugno 2016, sulla permanenza del Regno Unito

nell’organizzazione, ha visto prevalere con il 51,9 per cento dei suffragi il fronte della

cd.

Brexit

, ovvero dell’uscita dall’Unione europea, con la maggioranza di Inghilterra e

Galles favorevole all’uscita e la maggioranza di Scozia e Irlanda del Nord favorevole alla

permanenza. Le procedure attuative dell’esito referendario, al momento, sono in corso

di definzione;

- la creazione dell’

unione doganale

e del

mercato interno

. Il 1° gennaio 1968 furo-

no aboliti i dazi doganali sulle merci in transito da un Paese membro all’altro e fu

adottata la tariffa doganale comune da applicarsi agli scambi con i Paesi terzi. Nel

1993 è stato realizzato il mercato interno europeo, un’area entro la quale vige la più

completa liberalizzazione nei movimenti di merci, servizi, persone e capitali;

- la

libera circolazione delle persone

e la soppressione dei controlli alle frontiere tra

gli Stati membri in seguito alla firma, il 18 giugno 1985, degli

accordi di Schengen

.

I cittadini europei, infatti, possono liberamente circolare all’interno di un’area che

include quasi tutti gli Stati europei senza dover subire controlli di frontiera. All’area

Schengen aderiscono anche Stati non appartenenti all’Unione (Norvegia, Islanda,

Svizzera e Liechtenstein), ma non ne fanno parte l’Irlanda e il Regno Unito. Momen-

taneamente esclusi sono anche Cipro, Croazia, Bulgaria e Romania, che dovrebbero

aderire nei prossimi anni;

- l’

adozione dell’euro come moneta unica

. Nel 2002, dopo un lungo processo di

convergenza delle rispettive politiche economiche e monetarie avviato nel 1990, è

stata introdotto l’euro, una moneta comune utilizzata in molti degli Stati dell’Unione

(attualmente è circolante in 19 Stati membri).

ALL'ESAME

• Quali sono in sintesi gli obiettivi dell’Unione europea?

L’Unione europea si propone, come esplicitato dall’art. 3 TUE, l’instaurazione di

un mercato interno, individuato, ai sensi dell’art. 26 TFUE, quale spazio senza

frontiere interne, nel quale sono assicurate le quattro libertà fondamentali: la libe-

ra circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali.