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CAPITOLO
3
Le unioni tra Stati: Unione europea
e organizzazioni internazionali
IN SINTESI
La cooperazione e il coordinamento delle attività dei vari Stati è un fenomeno che ha cono-
sciuto un notevole sviluppo soprattutto a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale.
Fondamentale in tal senso fu l’istituzione dell’
Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU)
,
un’organizzazione a vocazione planetaria che si poneva l’ambizioso obiettivo di evitare le de-
vastazione di un altro conflitto bellico e contribuire a mantenere la pace tra le Nazioni. Negli
anni successivi fu sperimentata anche una forma di collaborazione tra gli Stati europei molto
innovativa che negli anni si è enormemente sviluppata fino alla creazione dell’
Unione euro-
pea (UE)
. L’Italia è pienamente inserita in questo contesto internazionale essendo membro di
entrambe le organizzazione (e di molte altre).
I principi che regolano la partecipazione del nostro Paese alle attività della comunità interna-
zionale sono ricavabili soprattutto dagli
articoli 10 e 11 della Costituzione
e sono: la volontà
di
adattarsi alle norme internazionali
, il
ripudio della guerra
come strumento di offesa e
l’intenzione di
favorire tutte le organizzazioni
volte al mantenimento della pace, anche a costo
di subire limitazioni di sovranità a tal fine.
3.1
•
L’Italia e la comunità internazionale: riferimenti costituzionali
La Costituzione italiana manifesta una
chiara vocazione internazionale
, frutto an-
che di una reazione nei confronti della precedente esperienza fascista.
Sotto il fascismo, infatti, il mito della Nazione guerriera e dell’Impero avevano con-
dotto il Paese al disastro bellico e all’umiliazione della sconfitta finale. Per questo
motivo, fra i principi fondamentali vengono collocate le disposizioni degli artt. 10 e
11 Cost.
L’art. 10 esprime la tensione dell’ordinamento italiano verso la comunità interna-
zionale mediante l’introduzione di un meccanismo di
adattamento automatico
alle
norme di diritto internazionale
generalmente riconosciute. Si tratta di
norme
consuetudinarie
, originate da comportamenti ripetuti nel tempo che, pur non es-
sendo necessariamente sempre seguiti dall’Italia, godono in ogni caso di generale
approvazione a livello internazionale, esprimendo una tendenza di fondo del diritto
internazionale rispetto alla quale lo Stato italiano non intende rimanere estraneo
(
consuetudini internazionali
:
vedi
Parte V, Cap. 3, par 1).
L’art. 11 Cost., a sua volta,
ripudia la guerra
come strumento di offesa alla libertà
degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.