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Malattie biotiche ed abiotiche nella fase post-raccolta dell’uva da tavola
soltanto lo sviluppo dell’alterazione, ma non la bloccano, mentre l’anidride solforosa è molto efficace. In caso di attacco
da parte di
P. expansum
bisogna tener conto del possibile accumulo di patulina, una micotossina pericolosa per l’uomo, e
in particolare per i bambini, presente nei succhi d’uva e nell’uva passita (Ippolito e Nigro, 2009).
11.4.5
Marciume acido
Il marciume acido è una malattia particolarmente dannosa in campo. Nonostante le frequenti mondature dei grappoli fino
al momento della raccolta, con aggravio dei costi di produzione, l’alterazione può essere rinvenuta anche in post-raccolta
sui grappoli tenuti a temperatura ambiente e, in minor misura, anche su quelli frigoconservati. L’alterazione è difficile
da limitare, sia in campo, sia in post-raccolta, poiché non vi sono sostanze specifiche capaci di contrastare efficacemente
batteri e lieviti coinvolti nel determinismo della malattia. Sono sicuramente utili tutte quelle pratiche, già menzionate per
le precedenti alterazioni (
Aspergillus, Rhizopus
e
Penicillium
), atte a ridurre la suscettibilità delle bacche e le occasioni
di ferite; la conservazione a basse temperature blocca i batteri e limita lo sviluppo dei lieviti. Il rame applicato in campo
conferisce una maggiore resistenza alle bacche (ispessimento della buccia), ma ancor più efficace è apparsa l’applicazione
Figura 11.
16
Grappolo con attacchi di
Rhyzo-
pus
spp. Il patogeno non è fre-
quente in conservazione, tuttavia
si sviluppa rapidamente al ritorno
a temperatura ambiente.
Figura 11.
17
Bacca con attacchi di
Penicillium
spp. Il patogeno è criofilo per cui
può svilupparsi nel corso della
frigoconservazione. La presenza
delle infezioni può comportare
l’accumulo di patulina nei succhi
d’uva o altri prodotti derivati.