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Teoria monoamminergica della depressione 

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serotoninergica (oltre che quella noradrenergica), pro-

muovendo e migliorando l’efficienza della trasmissione

mediata dal recettore 5-HT

1A

, attraverso la sua sensi-

bilizzazione postsinaptica oppure la desensibilizzazione

presinaptica.

precursore della serotonina). Fu solo alla fine degli 1960

che fu chiarito che gli antidepressivi triciclici bloccavano

anche la ricaptazione della serotonina, oltre che della no-

radrenalina, a livello sinaptico. In particolare, fu chiarito

come gli antidepressivi triciclici alterano la trasmissione

RIQUADRO 29.2 

Cosa differenzia, strutturalmente, un antipsicotico triciclico

da un antidepressivo triciclico?

Se confrontiamo le strutture di due tra le più conosciute

molecole tricicliche ad azione sul SNC, la

clorpromazina

e

la

imipramina

, potremmo a buon diritto aspettarci un profilo

farmacologico simile (Fig. 1).

In realtà, sebbene sia la clorpromazina che l’imipramina

siano tutt’altro che molecole selettive, la cross-reattività tra

di loro è molto bassa e di fatto l’imipramina non ha nes-

suna azione antipsicotica e non interagisce con i recettori

dopaminergici, mentre la clorpromazina non ha potenziale

antidepressivo e non inibisce la ricaptazione di noradrena-

lina e serotonina. Ciò che differenzia le due strutture è la

presenza di un sistema 6-6-6 fenotiazinico nella clorpro-

mazina, sostituito da un sistema 6-7-6 dibenzo[b,f]azepi-

nico nell’imipramina. D’altra parte, la sostituzione tra un

ponte etilenico (nell’azepina) con un atomo di zolfo (nella

fenotiazina) è generalmente vista come una sostituzione

potenzialmente bioisosterica, in quanto l’atomo di zolfo ha

dimensioni significativamente più grandi di un metilene,

vicine a quelle di un etilene. Un effetto però che produ-

ce l’atomo di zolfo è quello di ‘allargare’ l’angolo tra i due

anelli aromatici. Il sistema fenotiazinico è quindi più pros-

simo alla planarità di quello dibenzo[b,f]azepinico. Possia-

mo quindi ipotizzare che la minore ampiezza dell’angolo

formato dai due anelli aromatici nel caso dell’imipramina

(angolo

β

in Fig. 2) determini l’abolizione dell’interazione

con i recettori dopaminergici postsinaptici e la comparsa

dell’azione di blocco della ricaptazione presinaptica del

neuromediatore (NE

>

5-HT

>

DA).

Clorpromazina

(azione antipsicotica)

Imipramina

(azione antidepressiva)

_

_ `

`

FIGURA 1 

Clorpromazina e imipramina.

FIGURA 2 

Gli anelli aromatici dell’imipramina formano un angolo più stretto rispetto agli analoghi anelli

della clorpromazina.

N

N

N

S

CI

N

Imipramina,

antidepressivo triciclico

Clorpromazina,

antipsicotico triciclico