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72

C A P I T O L O 4

Conduttori. Dielettrici. Energia elettrostatica

duttore. Abbiamo così una distribuzione di

carica elettrica indotta

dei due segni sulla su-

perficie del conduttore che si sovrappone all’eventuale carica elettrica preesistente; in

totale però la carica elettrica del conduttore rimane la stessa poiché la carica elettrica

indotta è la somma algebrica dei due contributi eguali ed opposti. È questa la ragione

del fenomeno dell’

induzione elettrostatica

già descritto nel paragrafo 1.2.

Nella figura 4.5 sonomostrati due esempi: i conduttori sono inizialmente privi di

carica (e tali restano). Nel caso (a) un conduttore a forma di lastra piana è posto tra

due piani uniformemente carichi: sulle facce compare la densità uniforme di carica

σ

i

=

ε

0

E

i

eguale in modulo alla densità

σ

=

ε

0

E

dei piani, con segno tale da produrre

campo elettrostatico nullo dentro la lastra (e invariato fuori dalla lastra).

Nel caso (b) il conduttore è sferico e la densità di carica non può essere uniforme

(darebbe da sola campo elettrostatico nullo all’interno); essa deve invece essere tale

da dare campo elettrostatico uniforme, pari a –

σ

/

ε

0

, in tutta la sfera.

Finora abbiamo parlato di un unico conduttore. Se poniamo a contatto due o

più conduttori, ad esempio collegandoli con un filo conduttore, figura 4.6, si co-

stituisce un

unico corpo conduttore

e in equilibrio vale ovunque la condizione

E

= 0,

V

= costante: i

conduttori a contatto hanno lo stesso potenziale

.

+

+

+

+

+

+

_

_

_

_

_

_

+

+

+

+

+

_

_

_

_

_

+

+

_

_

+

+

_

_

+

+

_

_

+

+

_

_

+

+

_

_

+

_

σ

σ

i

+

σ

i

+

σ

E

i

(a)

(b)

E

E

Due sfere conduttrici, figura 4.7, di raggi rispettivamente

R

1

e

R

2

, sono poste a distanza molto grande rispetto a

R

1

e

R

2

e

sono collegate tramite un filo conduttore. La carica comples-

siva è

q

. Trascurando la carica presente sul filo, calcolare: la ca-

rica

q

1

e

q

2

presente sulle due sfere e il rapporto tra i campi

elettrostatici

E

1

e

E

2

sulle stesse.

Soluzione

Dal testo capiamo che possiamo porre

q

=

q

1

+

q

2

e

che le sfere sono sufficientemente lontane da poter trascurare

l’induzione elettrostatica che renderebbe non uniformi le di-

stribuzioni di carica sulla superficie. Nel paragrafo 4.1 ab-

biamo detto che due conduttori a contatto hanno lo stesso po-

tenziale, per cui, utilizzando i risultati dell’esempio 3.1:

E

SEMPIO

4.1

Sfere conduttrici a contatto

Lastra di materiale conduttore all’interno di un campo elettrostatico

uniforme (a) e sfera di materiale conduttore all’interno di un campo elet-

trostatico uniforme (b).

Figura 4.5

Sistema di conduttori in contatto

in equilibrio.

Figura 4.6

Figura 4.7

Carica elettrica indotta

V

V

V

E

1

E

2

R

1

R

2

Σ

1

Σ

2

q

1

q

2