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I L C I OCCO L ATO

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IL CIOCCOLATO

I semi dell’albero del cioccolato

(

Theobroma cacao

) vennero uti-

lizzati per la prima volta nel 600

a.C. dal popolo maya che ne rica-

vava, mescolandoli, dopo averli

tostati, ad acqua e spezie (pepe-

roncino, vaniglia e pepe), una

bevanda dalle proprietà toniche

in grado di supportare il benes-

sere psicofisico migliorando la

resistenza alla fatica e stimolan-

do la forza fisica e mentale.

In Italia (e qui mi perdonerete

una punta di orgoglio campanilista) il cioccolato iniziò ad essere

prodotto nel 1600 a Torino, considerata a buon titolo ancora oggi

una delle “capitali” di questa prelibatezza, diffondendosi poi rapida-

mente in tutto il mondo.

Me è davvero possibile che un qualcosa di così “goloso” sia anche

benefico per l’organismo?

A dispetto di coloro che sostengono che “tutte le cose buone o fanno

ingrassare o sono reato o fanno male”… ebbene sì!

Con moderazione ed equilibrio, naturalmente, come deve essere per

tutte le cose, il cioccolato è davvero un alimento prezioso: contiene

sostanze psicoattive, la caffeina e la teobromina in particolare, che

sono in grado di stimolare la funzione muscolare oltre che il respiro

e l’attività cardiaca.

Nel cioccolato sono inoltre presenti dei potenti antiossidanti, i po-

lifenoli (ne abbiamo già parlato e ancora ne parleremo), in partico-

lare flavonoidi (catechine ed epicatechine), in grado di rallentare i

processi di invecchiamento dei tessuti e di migliorare la resa gene-

rale del metabolismo.

I benefici del cioccolato sono dunque molti ma i più importanti sono

quelli legati al sistema cardiovascolare: la sua regolare e moderata as-

sunzione arriva a migliorare la funzione endoteliale (l’endotelio è lo stra-

to che riveste i vasi sanguigni) e la circolazione sanguigna in generale.

Attenzione però: in tutti gli studi si parla di

cioccolato fondente al-

meno al 70%

, gli stessi effetti benefici non sono attribuiti, ad esem-

pio, al cioccolato al latte. Le proteine del latte infatti contrastano

l’assorbimento dei flavonoidi che, come già visto, possiedono impor-

tanti proprietà antiossidanti, un particolare che deve essere tenuto a

mente anche quando consumiamo il cioccolato insieme, ad esempio,

ad un bicchiere di latte. Nulla accade invece se lo si accompagna con

bevande vegetali come il latte di soia, farro, avena, riso.