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Dalla fine degli anni ’90 del Novecento si fa strada l’idea che il «conflitto» tra

qualitativisti e quantitativisti sia prevalentemente di ordine ideologico e che nella

pratica il confine tra i due tipi di ricerca sia tutt’altro che definito.

6.

Analisi quantitativa e metodo sperimentale

Per definire il metodo sperimentale bisogna andare un po’ indietro nel tempo.

La sua formulazione iniziale, infatti, si deve a

Galileo Galilei

(1564-1642).

Per Galilei (e per la visione che diventerà standard nei tre secoli successivi)

compito della scienza è formulare, controllare e quindi stabilire la verità o la fal-

sità di asserti impersonali che descrivano le relazioni causali intercorrenti tra pro-

prietà/variabili quantificabili. Secondo lo scienziato,

il libro della natura è scritto

in linguaggio matematico

; il ricercatore deve interrogare la natura per scoprirne le

leggi: per dedurre relazioni matematiche tra proprietà che valgano in ogni tempo e

luogo. Una

sensata interrogazione

della natura si compie attraverso l’

esperimento

.

Nella sua forma ideale, un esperimento si ottiene quando si osservano gli effetti

che una variazione controllata di una variabile (chiamata

operativa

) produce su

un’altra variabile (chiamata

sperimentale

) mentre si mantengono costanti tutte

le altre variabili che potrebbero influenzare la seconda. Lo scopo è determinare

(nella forma e nella direzione) la relazione tra la proprietà operativa e quella speri-

mentale, ossia affermare l’esistenza di un’influenza causale della variabile operativa

su quella sperimentale.

Nell’ambito delle scienze sociali i postulati galileiani si applicano registrando

informazioni sulle proprietà trasformate in variabili in una matrice dei dati e

rilevando, con le tecniche statistiche, la presenza di associazioni tra queste va-

riabili.

Tale modello è stato creato dai matematici nel XVI secolo e sviluppato nel-

le scienze sociali a metà del XVIII secolo grazie a

Gottfried Achenwall

(1719-

1772), un professore di statistica dell’Università di Göttingen, in Germania.

Non essendo oggetto di questa pubblicazione approfondire i dettagli operativi

delle tecniche di ricerca, riportiamo di seguito un sintetico glossario della sola

terminologia specifica necessaria per comprendere e interpretare i risultati di

un’indagine quantitativa. Più volte in questo manuale verranno infatti descritte le

indagini e presentati i risultati delle ricerche che maggiormente hanno contribuito

all’evoluzione delle teorie pedagogiche influenzando gli approcci didattici.

Nozioni di base e terminologia propria delle analisi quantitative vengono inol-

tre spesso richieste in sede di preselezione concorsuale.

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Premessa

Cenni di metodologia della ricerca sociale