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Tracce svolte per la prova scritta
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possono essere utili quando si lavora insieme. Esplicitando le idee dopo la
discussione che segue il gioco si aiutano gli alunni ad acquisire maggiore di-
sponibilità verso i bisogni altrui.
Al singolo alunno viene chiesto più di dare che di prendere, tutti devono
contribuire e nessuno deve dominare nel gruppo. La norma fondamentale da
apprendere è l’equa partecipazione, che elimina il problema della dominanza
e favorisce le pari opportunità. È inoltre necessario, per prevenire la tendenza
al dominio, far adottare al gruppo i seguenti concetti: esprimere le idee; ascol-
tare gli altri, perché tutti devono parlare; chiedere agli altri di esprimere le
proprie idee; motivare le proprie ipotesi e saper discutere idee diverse.
Va incentivato il
vivace disaccordo
su come risolvere un problema o sulla
questione che è oggetto di
discussione, in quanto i ragazzi apprendono come
conseguenza dell’esposizione il
conflitto cognitivo
(occorre sostenere e giusti-
ficare la propria tesi ma bisogna rendersi conto che può esserci più di una pro-
spettiva legittima). Spesso l’alunno si sente rifiutato, perché vi è opposizione
latente o nascosta.
È necessario passare dal “non mi lascia parlare” al “prima che tu inizi a
parlare, devo finire io”. Per la gestione del disaccordo è necessario utilizzare
la
negoziazione
, attraverso l’adozione di richieste positive per esprimersi, evi-
tando l’uso di messaggi colpevolizzanti.
Una volta completate le fasi organizzative relative alle modalità di lavoro,
predisposte dal docente, può prendere avvio il lavoro del gruppo.
Come afferma Comoglio, lavorando nei gruppi cooperativi, gli studenti
sono guidati, ma non facilitati nello sforzo di apprendere. Essi affrontano si-
tuazioni complesse/sfidanti e a volte imprevedibili, e così facendo imparano
a dare il meglio di sé scoprendo e valorizzando risorse personali insospettate.
Il risultato è, innanzitutto, lo sviluppo e il potenziamento di abilità cognitive
generalmente superiori a quelle richieste dalle attività proposte dalla scuola
tradizionale, e la loro applicazione dalle situazioni artificiose del contesto di
classe a quelle più autentiche della vita reale. Inoltre, indotti a coordinare il
proprio impegno con quello dei compagni per raggiungere determinati scopi,
gli studenti col tempo imparano ad apprezzare il valore della responsabilità
individuale, della collaborazione, dell’aiuto, dell’accettazione del diverso da
sé, del contributo dell’altro, della conoscenza come sforzo condiviso.