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Parte Seconda

Competenze disciplinari

s

Al

= 98 MPa

s

Cu

= 112 MPa

s

Ottone

= 116 MPa

s

Acciaio

= 149 MPa

Pertanto, l’unico materiale utilizzabile è l’acciaio.

43) A.

 Un materiale ceramico, sottoposto a una prova di trazione, mostre-

rà una proporzionalità diretta tra lo sforzo applicato e la sua deformazione

(come descritto dalla legge di Hooke) e, quindi, un comportamento elastico

che prosegue fino a rottura. Tale tipo di rottura si definisce, per l’appunto, fra-

gile e avviene, a differenza della rottura duttile, con un minimo assorbimento

di energia da parte del materiale.

44) B.

 La legge di Hooke regola il comportamento meccanico dei materiali

in campo elastico, ovvero di quelli che si deformano in modo reversibile se

soggetti a una sollecitazione. Secondo tale legge esiste una proporzionalità

diretta tra lo sforzo applicato sul materiale e la risultante deformazione. Il

coefficiente di proporzionalità tra sforzo e deformazione rappresenta il modu-

lo elastico del materiale, detto anche modulo di Young.

45) A.

 Nelle prove di

creep

si applica uno sforzo costante al provino e se

ne misura la deformazione nel tempo. Il fenomeno del

creep

, detto anche

scorrimento viscoso (dall’inglese

creep

), è tipico dei materiali viscoelastici. Lo

scorrimento viscoso si manifesta al di sopra della temperatura di scorrimento

(

Ts

), coincidente indicativamente con la temperatura di ricristallizzazione e

approssimabile, per i metalli, alla metà della temperatura di fusione.

46) D.

 L’area sottesa alla curva di tensione vera-deformazione vera rappre-

senta la tenacità del materiale. La tenacità è l’energia necessaria per la rottura

dell’unità di volume del materiale.

47) D.

 La prova di durezza Rockwell si basa sulla misura di profondità

dell’impronta lasciata nel materiale da penetratori di forma sferica o conica.

Le scale di durezza ottenute sono convenzionali e l’unità di misura è rappre-

sentata dai punti della scala utilizzata (HRC – Rockwell, HV – Vickers, ecc.).

48) B.

 Il comportamento pseudoplastico è caratteristico di molte soluzioni

polimeriche e, più in generale, di tutti quei materiali in grado di orientare le

proprie molecole nella direzione del flusso, agevolandone così lo scorrimento.

Da ciò ne consegue una resistenza al flusso e quindi una viscosità decrescente

con la velocità di scorrimento.

49) A.

 Partendo dalla relazione

=

a

(

T

finale

T

0

) è possibile calcolare la

dilatazione termica di matrice e fibre: