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284

Parte Seconda

Competenze disciplinari

In un componente intagliato, si ha fatica (convenzionalmente) elastica se:

K

f

s

max

nom

<

Y

e

K

f

s

min

nom

> –

Y

,

dove

K

f

è il fattore di riduzione della resistenza a fatica (o coefficiente di

intaglio a fatica), mentre

s

max

nom

e

s

min

nom

sono rispettivamente le tensioni

nominali massime e minime (nel tempo). In tal caso, se

s

a

è l’ampiezza della

sollecitazione nominale e

s

m

il suo valore medio, l’ampiezza

S

a

e il precarico

S

m

del ciclo delle sollecitazioni che interessano il fondo intaglio saranno dati

rispettivamente da:

S

a

=

K

f

s

a

K

t

·

s

a

  e  

S

m

=

K

f

s

m

K

t

s

m

,

con

K

t

fattore di concentrazione delle tensioni teoriche.

27) A.

 La formula di Paris permette di esprimere la velocità di propaga-

zione di un difetto,

da

dN

, in funzione del range di variazione del fattore di

intensificazione delle tensioni,

D

K

:

da

dN

C K

=

,

m

Δ

con

C

e

m

parametri del materiale. Una correlazione di questo tipo consente di

stimare la durata di un componente contenente uno o più difetti. Integrando

la precedente equazione, per separazione di variabili, si ha, infatti:

N

C

da

K

=

1

,

f

a

a

m

c

0

Δ

essendo

N

f

la durata del componente difettato e

a

0

e

a

c

le lunghezze iniziale e

critica, rispettivamente, del difetto.

28) A.

 Dato un ciclo di carico pulsante, di ampiezza

S

a

e precarico

S

m

,

secondo la formula di Haigh-Soderberg di prima approssimazione, l’ampiezza

del ciclo di sollecitazione alterno-simmetrico di pari durata è

S S

UTS

UTS S

=

,

N a

m

con

UTS

tensione nominale di rottura (

Ultimate Tensile Stress

). Tale formula

infatti, essendo l’equazione della frontiera del dominio di sicurezza nel piano

S

a

-

S

m

, per un’assegnata durata, stabilisce l’equivalenza tra due generiche con-

dizioni di carico che la soddisfino. Una di queste condizioni è appunto quella

rappresentata dall’ordinata all’origine del diagramma di detta equazione, che

avendo ascissa (precarico) nulla, si identifica con una sollecitazione alterno-

simmetrica.