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Capitolo 2
Le forme della comunicazione
interpersonale
2.1
La pratica della comunicazione
Come abbiamo visto anche grazie agli esempi riportati in chiusura del capitolo
precedente, esistono diversi livelli su cui si dipanano i vari processi di comuni-
cazione: non soltanto le parole, dunque. Nella conduzione della comunicazione
faccia a faccia, quella che discuteremo in queste pagine prima di approfondire
nei prossimi capitoli la comunicazione mediata dai diversi mezzi di comuni-
cazione, gli interlocutori possono ricorrere a tecniche differenti per rendere la
pratica dell’emissione e della ricezione del messaggio quanto più efficace pos-
sibile. Quando infatti le persone si scambiano messaggi, di qualunque natura
essi siano, si situano in un contesto che risponde a modalità di strutturazione
ben precise e utilizzano stili che volta per volta possono dimostrarsi più o meno
adeguati allo specifico processo intrapreso.
Data la centralità che la comunicazione ha acquisito nel mondo attuale, capire
come si articola un contesto comunicativo e rendersi conto di quali tecniche sia-
no maggiormente efficaci per comunicare il proprio pensiero, i propri argomen-
ti e i propri sentimenti, e quali siano quelle più idonee a recepire ciò che l’altro
va dicendo, è una necessità che chiunque comunichi deve rispettare, imparan-
do a padroneggiare le abilità necessarie a non disperdere il proprio messaggio
nell’indifferenza dell’altro e a far sì che lo stesso messaggio non si scontri contro
il muro dell’incomprensione.
2.2
I tre livelli della comunicazione: verbale, paraverbale e non
verbale
Abbiamo già ampiamente sostenuto che non esiste un solo modo di comunicare
e che la comunicazione, per sua stessa natura, si dipana su diversi livelli. Gene-
ralmente se ne distinguono tre, in grado di racchiudere al loro interno tutte le
possibilità della comunicazione.
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Livello di comunicazione verbale
: si tratta del primo è più immediato livello
di comunicazione tra individui, ossia quello che utilizza la parola. È dunque
il livello della comunicazione analogica, poiché impiega codici condivisi co-
stituiti da aggregati di simboli convenzionali (lettere, parole e frasi). Le regole