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Capitolo

1

 Verso la scuola di domani 

5

Gli Stati europei, quindi, devono rendere edotti i propri cittadini circa il

valore e le opportunità della diversità linguistica presente nell’Unione Euro-

pea nonché devono favorire l’eliminazione delle barriere che impediscono il

dialogo interculturale.

Con riferimento all’apprendimento permanente, invece, la Comunicazione

sottolinea che gli studenti del sistema di istruzione e formazione professionale

dovrebbero

“poter accedere a corsi di lingue di orientamento pratico, adattati alla loro

professione e rilevanti per il loro futuro impiego”.

Con la

Strategia Europa 2020

, adottata dall’Unione Europea in occasione del

Consiglio dei Capi di Stato e di governo del 17 giugno 2010, l’attenzione si

spostò sull’

apprendimento informale

, su mercati del lavoro inclusivi, su una

partecipazione attiva alla società, sulla diffusione capillare delle borse europee

di mobilità e infine sulle capacità imprenditoriali dei giovani, con lo scopo

ultimo di trasformare, nel prossimo decennio, l’Europa in un’economia “

in-

telligente, sostenibile e inclusiva

”. In particolare nelle “

Conclusioni del Consiglio sul

ruolo dell’istruzione e della formazione nell’attuazione della strategia Europa 2020

” si

auspicava di aumentare per i giovani “

le possibilità di svolgere attività volontarie e

un lavoro autonomo e di lavorare e studiare all’estero”

7

.

1.3

 Il QuadroComune Europeo di Riferimento per le lingue

Il Quadro Comune Europeo di Riferimento è un documento indispensabile

per un docente di lingua straniera. È il punto di partenza per l’insegnante che

si accinge a redigere una programmazione, la fonte cui attingere per la valuta-

zione e l’auto-valutazione del processo di apprendimento. È una base comune

in tutta Europa per uniformare i criteri che fissano le fasi dell’apprendimento

delle lingue e superare i sistemi nazionali, senza intaccarne la diversità dovuta

ai particolari contesti sociali. Siamo convinti che tutti gli insegnanti o aspiranti

tali ne abbiano sentito parlare e che abbiano avuto l’occasione di usarlo, alme-

no in parte, in qualche loro esperienza di docenza o nei percorsi di formazio-

ne. Tuttavia, data la sua importanza, vogliamo dare ulteriore risalto alle sue

finalità e alla sua struttura per capirne a fondo le potenzialità e la capacità di

incidere nell’apprendimento di una lingua e nella conseguente acquisizione di

competenza linguistica a fini comunicativi

8

.

1.3.1

 Le finalità del QCER

Il Consiglio d’Europa ha voluto mettere a disposizione di tutti gli apprendenti,

sia in fase di educazione formale (giovani frequentanti regolari corsi di studi)

sia su base informale o individuale (ambiente di lavoro, educazione permanen-

7

(2011/C 70/01) del 4 marzo 2011.

8

Il testo completo del QCER è reperibile su internet. Si consiglia di stamparne una copia,

sebbene sia un documento di grandi dimensioni. Nella versione online è possibile inserire

segnalibri e riferimenti a parti che interessano.