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Parte Quinta
Tecnica, didattica e metodologia delle Scienze motorie
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Le fasi di lavoro, benché accomunate dall’unico obiettivo del perseguimento
della forma fisica e della prestazione, si possono suddividere ulteriormente in:
>
preparazione muscolare;
>
preparazione organica;
>
preparazione tecnica;
>
preparazione psicologica.
Ciascun aspetto è interdipendente dagli altri, anche se la singola preparazione
persegue obiettivi specifici per cui risulta più corretto articolare le metodologie
dei sistemi di allenamento in:
>
sistemi a prevalente impegno neuro-muscolare;
>
sistemi a prevalente impegno organico.
I primi privilegianometodi di lavoro in cui la partecipazione del corpo allo sforzo
unitario è
settoriale
, i secondi rappresentano i sistemi in cui la partecipazione
del corpo allo sforzo unitario è
globale
per l’intervento delle grandi funzioni
cardiocircolatorie, respiratorie, omeostatiche.
L’attivazione delle grandi funzioni, parte iniziale dell’allenamento, è la base
per sviluppare un’efficace seduta di allenamento o preparare adeguatamente
una gara favorendo:
>
gli scambi gassosi e i processi biochimici a livello muscolare;
>
l’aumento dell’irrorazione sanguigna;
>
la diminuzione del grado di viscosità e degli attriti interni;
>
l’incremento della rapidità di concentrazione e di rilassamento;
>
la prevenzione degli infortuni di carattere muscolare o articolare;
>
la preparazione psicologica alla gara o alla seduta di allenamento;
>
l’aumento della temperatura corporea;
>
l’aumento dell’assorbimento di ossigeno;
>
l’aumento della frequenza cardiaca.
Dopo l’attivazione generale l’allenamento si sviluppa con esercitazioni di
condizionamentomuscolare e organico diversificando il programma in relazione
ai giorni della settimana e al periodo temporale di riferimento.Viene poi curata
la parte tecnica della disciplina di riferimento e la fase finale riguarda il recupero
organico e funzionale.
Il recupero è dato dall’insieme di modificazioni ed aggiustamenti fisiologici che
consentono all’organismo di ripristinare la situazione di equilibrio psicofisico
(principalmente adattamenti biologici e neuromuscolari) che una situazione
di stress (allenamento) è andata ad alterare.
Se l’attivitàfisicaèprogrammataedeseguita correttamente, questi aggiustamenti
si trasformeranno in adattamenti. Esiste quindi una relazione ottimale tra
carico e recupero. E a seconda dell’intensità dello sforzo il recupero sarà più
o meno lungo.