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378

Parte Quinta

Tecnica, didattica e metodologia delle Scienze motorie

www.

edises

.it

Le fasi di lavoro, benché accomunate dall’unico obiettivo del perseguimento

della forma fisica e della prestazione, si possono suddividere ulteriormente in:

>

preparazione muscolare;

>

preparazione organica;

>

preparazione tecnica;

>

preparazione psicologica.

Ciascun aspetto è interdipendente dagli altri, anche se la singola preparazione

persegue obiettivi specifici per cui risulta più corretto articolare le metodologie

dei sistemi di allenamento in:

>

sistemi a prevalente impegno neuro-muscolare;

>

sistemi a prevalente impegno organico.

I primi privilegianometodi di lavoro in cui la partecipazione del corpo allo sforzo

unitario è

settoriale

, i secondi rappresentano i sistemi in cui la partecipazione

del corpo allo sforzo unitario è

globale

per l’intervento delle grandi funzioni

cardiocircolatorie, respiratorie, omeostatiche.

L’attivazione delle grandi funzioni, parte iniziale dell’allenamento, è la base

per sviluppare un’efficace seduta di allenamento o preparare adeguatamente

una gara favorendo:

>

gli scambi gassosi e i processi biochimici a livello muscolare;

>

l’aumento dell’irrorazione sanguigna;

>

la diminuzione del grado di viscosità e degli attriti interni;

>

l’incremento della rapidità di concentrazione e di rilassamento;

>

la prevenzione degli infortuni di carattere muscolare o articolare;

>

la preparazione psicologica alla gara o alla seduta di allenamento;

>

l’aumento della temperatura corporea;

>

l’aumento dell’assorbimento di ossigeno;

>

l’aumento della frequenza cardiaca.

Dopo l’attivazione generale l’allenamento si sviluppa con esercitazioni di

condizionamentomuscolare e organico diversificando il programma in relazione

ai giorni della settimana e al periodo temporale di riferimento.Viene poi curata

la parte tecnica della disciplina di riferimento e la fase finale riguarda il recupero

organico e funzionale.

Il recupero è dato dall’insieme di modificazioni ed aggiustamenti fisiologici che

consentono all’organismo di ripristinare la situazione di equilibrio psicofisico

(principalmente adattamenti biologici e neuromuscolari) che una situazione

di stress (allenamento) è andata ad alterare.

Se l’attivitàfisicaèprogrammataedeseguita correttamente, questi aggiustamenti

si trasformeranno in adattamenti. Esiste quindi una relazione ottimale tra

carico e recupero. E a seconda dell’intensità dello sforzo il recupero sarà più

o meno lungo.