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Capitolo 14
Attività motorio-sportiva scolastica: caratteristiche, organizzazione, contenuti
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Validità.
Un test è valido quando attraverso di esso riusciamo ad esprimere
una misurazione della capacità motoria, abilità motoria o qualsivoglia altro
parametro, che effettivamente vogliamo testare. Il test non è altro che un
indicatore del
parametro che vogliamo misurare ed in tal senso è importante
che l’indicatore sia valido e pertinente al parametro a cui si riferisce. Tra i
molteplici aspetti della validità di un test ritroviamo riferimenti a:
>
contenuto
: stabilito da un gruppo di esperti sulla base di uno studio
sull’indicatore e della sua relazione rispetto alla teoria dell’allenamento;
>
struttura
:
si riferisce non ad un test singolo ma ad una batteria di test. Viene
sviluppata attraverso elaborazioni statistiche, come l’analisi fattoriale o
valutazioni sulla matrice delle correlazioni tra i vari test, in modo che possa
identificare quali test di una batteria si assomiglino troppo;
>
confronto
:
convalida di un test attraverso il confronto con un altro test a
misurazione scientifica, calcolando su una popolazione sperimentale il
coefficiente di correlazione fra le due prove. Tale metodologia si usa, in
genere, per convalidare i cosiddetti
test da campo
confrontandoli con le
misurazioni
da
laboratorio
.
Oggettività.
Si riferisce al grado di concordanza ed uniformità con cui diversi
osservatori attribuiscono un valore ad una prova. Naturalmente esso dipende
in massima parte dal metodo di misurazione della performance, ma anche
dal comportamento del rilevatore e dal grado di standardizzazione del test o,
meglio, dall’applicazione precisa da parte del rilevatore dei vari aspetti della
standardizzazione della prestazione.
Attendibilità.
Un test è tanto più attendibile quanto più lo stesso soggetto,
nelle stesse condizioni, esprime la stessa prestazione, cioè a parità di condizioni
la misurazione rimane costante. I difetti di attendibilità riguardano in genere
l’aspetto esecutivo della prova e per questo i fattori che la producono possono
essere innumerevoli.
Il coefficiente di attendibilità di un test può essere rilevato attraverso il
cosiddetto
retest
,
cioè una ripetizione della prova, oppure (quando possibile)
dalla comparazione tra le varie prove dello stesso test nel caso questo venga
eseguito in più tentativi.
Purtroppo molti test non possono essere eseguiti su più prove e l’intervallo
di tempo che intercorre può avere un effetto assai influente sul risultato,
per i processi di apprendimento e/o adattamento fisiologico che si sono nel
frattempo sviluppati.
Selettività.
Un indicatore è selettivo quanto più riesce a discriminare
il livello
di capacità dei vari soggetti componenti il gruppo. Tale capacità discriminante
dipende in massima parte dall’approssimazione più o meno accentuata della
misurazione. L’immissione dei dati, attraverso uno specifico software, permette
di solito una discriminazione pari o appena superiore a quella conseguita
generalmente nella pratica di campo.