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1.

 Grammatica

11

verbo intransitivo. Es.: Carlo

scrive

una lettera (scrive che cosa? Una

lettera, allora è un verbo transitivo); Maria

ritorna

dall’ufficio (da dove?,

allora è un verbo intransitivo).

Forme attiva, passiva e riflessiva

: i verbi transitivi possono avere una

forma

attiva

, se l’azione che indicano transita dal soggetto su un oggetto;

passiva

,

se l’azione che indicano è subita dal soggetto;

riflessiva

, se l’azione che indi-

cano non transita su un oggetto, né viene subita dal soggetto, ma, compiuta

dal soggetto, si riflette sullo stesso. Es.: Lucia

scrive

una lettera (forma attiva);

la lettera

è scritta

da Lucia (forma passiva); Lucia

si pettina

(forma riflessiva).

I verbi intransitivi possono avere soltanto la forma attiva, in quanto l’a-

zione che essi indicano si esaurisce nel soggetto che la compie.

I

verbi impersonali

: sono quei verbi che si trovano coniugati soltanto alla

terza persona singolare di ogni tempo e modo perché l’azione da essi indicata

non può attribuirsi ad alcun soggetto.

Sono generalmente verbi impersonali quelli indicanti fenomeni atmosferici,

come

piovere

,

nevicare

,

grandinare

,

tuonare

; quelli che indicano necessità,

occorrenza, convenienza, accadimento, come

bisognare

,

convenire

,

occor-

rere

,

accadere

,

avvenire

; quelli che indicano apparenza, piacere, dispiacere,

come

sembrare

,

parere

,

piacere

,

dispiacere

,

rincrescere

.

Il corretto uso degli ausiliari avere ed essere

: i verbi

avere

ed

essere

sono

detti

ausiliari

perché “aiutano” gli altri verbi nella coniugazione dei tempi

composti. In particolare, il verbo

avere

funge da ausiliare per i verbi transitivi

attivi e per alcuni verbi intransitivi usati in modo transitivo (

ho ascoltato

la

sua voce;

abbiamo salito

i gradini uno alla volta). Inoltre l’ausiliare

avere

è

usato nella coniugazione dei tempi composti di alcuni verbi intransitivi che

esprimono un’attività fisica o morale (Es.:

abbiamo lavorato

abbastanza;

abbiamo riso

,

ha pianto

). Invece l’ausiliare

essere

è generalmente usato nella

coniugazione dei tempi composti della maggior parte dei verbi intransitivi

(es.:

è partito

per Milano;

siamo giunti

ieri), nella coniugazione dei tempi

semplici e composti dei verbi passivi (es.:

sono stato premiato

;

siamo lodati

;

Carlo

è interrogato

), nella coniugazione dei tempi composti dei verbi rifles-

sivi (es.:

si è pettinato

;

ci siamo lavati

le mani), nella coniugazione dei tempi

composti dei verbi impersonali (es.:

è piovuto

;

è grandinato

;

è stato

giusto).

I verbi

dovere

,

potere

e

volere

, se usati da soli, richiedono l’ausiliare

avere

;

se adoperati come verbi “servili” (cioè seguiti da un altro verbo all’infinito),

prendono l’ausiliare richiesto dal verbo a cui si accompagnano. Es.:

Ascoltare

ha per ausiliare

avere

(Ho dovuto ascoltare il suo discorso).

Andare

ha per

ausiliare

essere

: non sono potuto andare allo stadio.