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Parte Prima
Nozioni teoriche
Nessuno
,
niente
e
nulla
nelle frasi negative rifiutano la negazione
non
se
sono collocati prima del verbo, altrimenti la richiedono. Es.:
nessuno
mi
ha cercato, non mi ha cercato
nessuno
.
• Pronomi interrogativi ed esclamativi
: sono quei pronomi che, come i
corrispondenti aggettivi interrogativi ed esclamativi, introducono delle
proposizioni interrogative o esclamative, che sono chiuse da un punto
interrogativo o esclamativo. Sono:
che
,
quale
(
quali
),
quanto
(
quanta
,
quanti
,
quante
), analoghi ai corrispondenti aggettivi, nonché
chi
, usato
solo come pronome. Es.:
che
hai visto?;
chi
è venuto a trovarti?; a
quanti
ti sei rivolto?;
quanto
ce n’è voluto!
Il verbo
È una parte variabile del discorso che indica un’azione, un modo di essere o
uno stato. Es.: Mario
partì
per Milano; quel ragazzo
è
intelligente; quell’uomo
versava
in condizioni pietose.
I verbi variano la desinenza a seconda del
modo
e del
tempo
, del
numero
(singolare o plurale) e della
persona
(prima, seconda o terza). Le modalità di
queste variazioni costituiscono la
coniugazione
.
A seconda delle modalità della coniugazione, i verbi si dividono in tre gruppi:
prima coniugazione
(quelli che all’infinito presente terminano in -
are
),
seconda coniugazione
(quelli che all’infinito presente terminano in -
ere
),
terza coniugazione
(quelli che all’infinito presente terminano in -
ire
).
I due verbi
avere
ed
essere
non appartengono ad alcuna di queste tre coniuga-
zioni, e vengono definiti
ausiliari
, cioè sono utilizzati per coniugare tutti gli
altri verbi in alcuni modi e tempi.
Verbi transitivi e intransitivi
: una grande distinzione che occorre fare è
quella tra verbi transitivi e verbi intransitivi. I primi sono quei verbi che indi-
cano un’azione che, dal soggetto che la compie, transita su un oggetto che la
subisce o la riceve. Essi, quindi, reggono il complemento oggetto. Es.: Mario
mangia
un frutto; Gianni
guida
l’automobile; il professore
interrogherà
lo
studente.
I verbi intransitivi sono quelli che indicano azioni ben definite che non tran-
sitano su un oggetto, ma restano nel soggetto che le compie. Pertanto, non
possono reggere il complemento oggetto. Es.: il treno
parte
; il bambino
gioca
;
Lucio
scherza
.
Un modo rapido, ma efficace, per distinguere i verbi transitivi da quelli
intransitivi consiste nel porsi la domanda
chi?
,
che cosa?
Se il verbo in
questione risponde a questa domanda, è un verbo transitivo; altrimenti,
se risponde ad altre domande (
per dove?
,
da dove?
,
per che cosa?
), è un