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Capitolo 11

L’autismo e disturbi dello spettro autistico

151

www.

edises

.it

Le attività di sostegno didattico

L’

ICD-10

inserisce l’

autismo infantile

nella categoria delle

sindromi da alterazione globale

dello sviluppo

che, oltre ai disturbi descritti dal DSM-5, comprende anche:

• l’

autismo atipico

, che si differenzia dall’autismo infantile perché, pur essendoci una

compromissione dello sviluppo, anomalie nell’interazione sociale e nella comunicazione

e stereotipie di comportamento, queste si evidenziano anche dopo i tre anni (

atipicità

nell’età di esordio

), oppure, pur evidenziandosi prima dei tre anni, non soddisfano

completamente tutti i tre gruppi di sintomi principali (

atipicità nella sintomatologia

),

analoghi a quelli indicati al punto B. dei criteri per il disturbo autistico del DSM-5;

• la

sindrome iperattiva associata a ritardo mentale e movimenti stereotipati

, che

descrive bambini con ritardo mentale grave e medio (QI inferiore a 50), gravi problemi di

iperattività, deficit attentivo e, molto spesso, comportamenti stereotipati.

Romeo Lucioni,

Comprendere l’autismo?

, Primo convegno telematico

«Psicoterapia e Psicoanalisi dell’Autismo»

L’autismo si manifesta oggi in un bambino su 150 (fino al 1980 si registravano 2

o 3 casi ogni 10 mila bambini), con un’incidenza più alta nei maschi. La diagno-

si precoce, entro i due anni di età, è il necessario presupposto di un trattamento

individualizzato che abbia di mira risultati apprezzabili.

I segnali di allarme cui prestare attenzione sono:

>

assenza di

sillabe ripetute

(es. la-la, pa-pa, ta-ta ecc.) entro il primo anno di vita

del bambino;

>

mancanza completa di

gestualità

(salutare con la manina, indicare ecc.) entro

i primi 12 mesi;

>

assenza totale di parole

entro i 16 mesi;

>

nessuna frase composta da almeno due parole

entro i primi due anni del bam-

bino.

Associata alla diagnosi di autismo è spesso riscontrabile una diagnosi di

ritar-

do mentale

. Inoltre, i soggetti autistici sono spesso

iperattivi

, hanno difficoltà

a mantenere l’attenzione, possono manifestare anomalie dell’umore o dell’affet-

tività e

incapacità di valutazione dei rischi

.

La teoria in pratica

Come riconoscere il bambino con autismo

I sintomi riferibili all’autismo cominciano a diventare evidenti, di solito nel periodo compre-

so

fra i 10 e i 20 mesi

: innanzitutto il bambino non raggiunge, o lo fa in ritardo, le normali

tappe dello sviluppo (imparare a star seduto, a camminare, a parlare); non cerca i genitori

per condividere le proprie esperienze; chiamato, non risponde; non si diverte a “mettersi

in mostra”; rifiuta di partecipare alle attività suggerite, per dedicarsi invece a quelle che

egli stesso elabora, e che risultano spesso atipiche e bizzarre. Nella grande maggioranza

dei casi, comunque, i genitori riferiscono di aver acquisito la consapevolezza del serio

problema di sviluppo del figlio solo dopo i 20 mesi, in relazione soprattutto alla mancata

acquisizione del linguaggio e alla comparsa di comportamenti di ritiro e di isolamento.