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Parte Quarta

Sapere e saper fare: spunti operativi

www.

edises

.it

cordo nell’affermare che non è possibile, allo stato attuale delle cose, che gli

organi responsabili dell’educazione della gioventù si disinteressino di questo

settore. Qualunque aspetto della rappresentazione cinematograca può, entro

certi limiti e con speciali accorgimenti nella sua realizzazione e nel suo uso,

venire adoperato a scopi pedagogici, escluso la “narrazione illustrata” realizza-

ta con intendimenti decisamente commerciali e quindi negativa sia dal punto

di vista artistico che da quello educativo. Infatti, la denizione di “linguaggio”

che non si può negare al cinema, lo rende capace di una rappresentazione

della realtà nei suoi aspetti più svariati.

1.4

L’impiego del film nel rapporto didattico

Spesso il rapporto docente-discente viene immaginato come unidirezionale: il

docente, in possesso di determinate conoscenze, riempie il recipiente vuoto,

che è il ragazzo, attraverso un rapporto frontale, che non prevede nessun tipo

di iniziativa da parte dell’alunno. La scuola, fortunatamente, non è più intesa

in questo modo, anche grazie alle nuove teorie pedagogiche, che mettono

l’alunno e le sue esigenze al centro del processo di apprendimento, e non

all’ultimo anello di una catena della quale non è assolutamente partecipe. La

mente del ragazzo non è considerata più come una

tabula rasa

, una tavoletta

dove dover scrivere tutta la cultura

ex novo

e, alla luce di questo, sempre di più

è coinvolto nel processo di apprendimento e di scolarizzazione che lo riguar-

da. Questo tipo di innovazione “organizzativa” e radicale della scuola l’ha resa

sicuramente più divertente agli occhi dei ragazzi, che possono partecipare alle

lezioni più attivamente, anche con l’impiego di nuovi mezzi, come ad esem-

pio la visione di lm. Insegnare la storia, la letteratura, la musica attraverso la

visione di un lm è una sda che coinvolge anche gli insegnanti e li spinge

sempre di più a tenersi al passo con i tempi. Il vecchio professore aggrappato

ai baluardi della cultura istituzionale è ormai andato in pensione, lasciando il

posto a una nuova categoria di docenti, che stimolano il coinvolgimento degli

alunni attraverso qualsiasi mezzo. Nel nostro caso usare il mezzo lmico per

interessare gli alunni a un determinato problema o una determinata realtà

rende l’argomento da trattare poliedrico e sicuramente più stimolante. È infat-

ti possibile utilizzare qualsiasi lm, isolando in esso gli elementi utili per deter-

minare occasioni didattiche. Questo è un procedimento faticoso e richiede

un certo tipo di interesse da parte degli alunni. Nel discorso dell’educazione

musicale, ad esempio, si possono coinvolgere gli alunni allo studio di un deter-

minato frammento musicale o anche alla sua riproduzione, isolando nel lm

parte della musica di sottofondo, o anche il solo tema principale. Studiare o

suonare le musiche di lm amati dai ragazzi come quelli basati sulle avventure

di Harry Potter, Superman o Spiderman, può essere veramente stimolante e

può avvicinare gli adolescenti a un mondo, quello della musica, inesplorato,

perché considerato troppo lontano, e ricco di emozioni. Proprio in questo sen-

so il lm può essere usato come supporto didattico all’insegnamento e proprio

su questo aspetto si basa la proposta didattica che segue.