Previous Page  25 / 34 Next Page
Basic version Information
Show Menu
Previous Page 25 / 34 Next Page
Page Background

www.

edises

.it

Capitolo 1

Cinema, musica ed età evolutiva: dall’ascolto alla musica d’insieme

475

educativa specica. La differenza tra questi aspetti viene indicata con le locu-

zioni

educazione al !lm

ed

educazione mediante il !lm.

Il rapporto lm-fanciullo è un dato di fatto esistente ed è operante per suo

conto in direzioni solitamente incontrollate nell’esperienza di quasi tutti i

ragazzi. Su di esso si incentra una quantità difcilmente valutabile – ma pra-

ticamente innita – di reazioni, le quali, tutte insieme, costituiscono l’espe-

rienza cinematograca del soggetto. Parlare di educazione al cinema, tuttavia,

rende necessaria una precisazione: lo strumento di educazione è il lm, in

quanto

medium

di una particolare forma di esperienza, l’oggetto di tale edu-

cazione è il cinema nella sua interezza di fenomeno psicologico e sociale. Nel

momento in cui il ragazzo acquisisce la padronanza del lm come strumento

di esperienza, l’educazione al lm sarà sicuramente realizzata. Da ciò discende

l’esigenza di assicurare al ragazzo no all’età di 12-14 anni la comprensione

della comunicazione lmica. Proprio in dipendenza della comprensione del

lm, però, il rischio della suggestione di esso diviene serio: si fa urgente, allora,

la preoccupazione di determinare in ciascun soggetto immaturo una sufcien-

te capacità di valutazione autonoma dei contenuti del lm. La conquista di

questa autonomia, meno facile nelle prime fasi dell’età evolutiva, diviene più

ricca di possibilità quando gli interessi e i processi intellettuali incominciano a

muoversi sul piano ri"esso.

Ogni lm presenta, nei suoi contenuti, innumerevoli problemi di ogni specie:

scientici, morali, sociali, religiosi. Per di più, ogni lm presenta evidentemen-

te un problema espressivo. Si usa dire comunemente che educare l’immaturo

al lm signica porlo in grado di esercitare l’energia della propria ri"essione

critica su tutti questi problemi, senza lasciarsi suggestionare dal modo in cui i

singoli contenuti vengono presentati.

1.3

Valore pedagogico del film

Entro quali limiti e in quale misura il lm può essere adoperato a scopo

pedagogico? I lm utilizzati per la prima volta nelle scuole furono considerati

niente di più che uno tra i tanti materiali usati nell’educazione audiovisiva,

come un mezzo più comodo e più efcace per mettere a disposizione degli

alunni una certa quantità di immagini. A dimostrare che il lm non è solo

una serie di immagini, però, basterebbe la semplice constatazione che, se si

tenta di isolare qualcuna delle immagini proiettate sullo schermo, essa, avulsa

dalla sequenza cinematograca di cui è parte integrante, perde tutto il suo

signicato e il suo valore emotivo, come una parola tolta dal periodo di cui fa

parte. In realtà, la caratteristica principale del linguaggio lmico consiste non

tanto nelle immagini, che sono uno dei suoi elementi, quanto nei rapporti

che esso crea tra le immagini, così come il linguaggio verbale non è costituito

unicamente da sostantivi, ma da altri elementi che danno ai sostantivi, volta

per volta, valore e signicato diverso. Nel linguaggio lmico, come è facile

constatare, ogni immagine acquista il suo peculiare valore e soprattutto la sua

risonanza emotiva solo in funzione di quelle che la seguono e di quelle che la