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Libro III
Il rapporto di lavoro nella Pubblica Amministrazione
selettività
, in funzione delle qualità culturali e professionali, dell’attività svolta e dei
risultati conseguiti, attraverso l’attribuzione di fasce di merito.
Per gli enti locali la disciplina è riportata all’art. 16 CCNL comparto Funzioni locali.
I primi due commi affermano che all’interno di ciascuna categoria è prevista una
progressione economica che si realizza mediante l’acquisizione, in sequenza, dopo
il trattamento tabellare iniziale, di successivi incrementi retributivi, corrispondenti
ai valori delle diverse posizioni economiche. La progressione economica è ricono-
sciuta, in modo selettivo, ad una quota limitata di dipendenti.
Al co. 3 si speci ca che le progressioni sono attribuite in relazione alle
risultanze della
valutazione della performance individuale del triennio che precede l’anno in cui è adottata la
decisione di attivazione dell’istituto
; si tiene conto eventualmente anche dell’esperien-
za maturata negli ambiti professionali di riferimento, nonché delle competenze
acquisite e certi cate a seguito di processi formativi. Il lavoratore deve comunque
avere maturato un periodo minimo di permanenza nella posizione economica in
godimento pari a 24 mesi (art. 16, co. 6, CCNL comparto Funzioni locali);
>
progressione verticale
(o
di
carriera
), quando il
passaggio avviene fra categorie diverse
.
Le progressioni verticali avvengono
per concorso pubblico
, ferma restando la possi-
bilità per l’Amministrazione di destinare al personale interno, in possesso dei titoli
di studio richiesti per l’accesso dall’esterno, una riserva di posti comunque non
superiore al 50 per cento di quelli messi a concorso.
La valutazione positiva conseguita dal dipendente per almeno 3 anni costituisce tito-
lo rilevante ai ni della progressione economica e dell’attribuzione dei posti riservati
nei concorsi per l’accesso all’area superiore.
1.5.3
Le posizioni organizzative
La posizione organizzativa è un ruolo che prevede lo svolgimento dì funzioni di di-
rezione, con elevato grado di autonomia gestionale, di unità operative caratterizzate
da rilevante complessità organizzativa in ragione delle risorse umane e strumentali
assegnate; si tratta di
gure intermedie fra il dirigente e la struttura di riferimento
(per molti aspetti assimilabile al ruolo del vicedirigente)
, cui poter delegare funzio-
ni dirigenziali che comprendono il potere di impegnare l’ente verso l’esterno.
Nel CCNL comparto Funzioni locali la loro disciplina è riportata negli artt. 13 ss., ove
si speci ca, in particolare, che è possibile istituire posizioni di lavoro che richiedono,
con assunzione diretta di elevata responsabilità di prodotto e di risultato:
>
lo svolgimento di funzioni di
direzione di unità organizzative di particolare com-
plessità
, caratterizzate da elevato grado di autonomia gestionale e organizzativa;
>
lo svolgimento di
attività con contenuti di alta professionalità
, comprese quelle
comportanti l’iscrizione ad albi professionali, richiedenti elevata competenza spe-
cialistica acquisita attraverso titoli formali di livello universitario del sistema educa-
tivo e di istruzione oppure attraverso consolidate e rilevanti esperienze lavorative in
posizioni ad elevata quali cazione professionale o di responsabilità, risultanti dal
curriculum.