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3 

Monitoraggio e valutazione

delle pratiche didattiche

Quesito n. 3.1

Il candidato fornisca una definizione di “valutazione” che ne comprenda le varie

dimensioni e i molteplici significati.

Negli ultimi decenni la pedagogia ha prodotto numerosi studi e diverse esperienze

sulla valutazione scolastica, intesa sia come valutazione degli alunni e dei loro appren-

dimenti (

assessment

) sia come valutazione dei processi e dei sistemi (

evaluation

).

Il concetto di valutazione è andato arricchendosi, strada facendo, di numerose

accezioni che vanno da quella di semplice interpretazione a quella di attribuzione di

valore, e poi ancora di controllo, misurazione, accertamento, regolazione e così via.

Una valutazione funzionale produce sì un giudizio, ma questo è finalizzato al fare,

ad assumere scelte e decisioni che abbiano delle conseguenze sulla realtà e che siano

in grado di incrementarne il valore e di migliorarla.

Per definirsi tale, l’attività valutativa dovrà dimostrare di: essere capace di produrre

qualcosa di nuovo; essere funzionale al cambiamento, alla crescita, allo sviluppo del

soggetto; essere in grado di stabilire un confronto tra due o più entità; puntare all’e-

lusione dei dubbi, alla ricerca di conferme e alla produzione di informazioni necessa-

rie per decidere e per agire. Inoltre, essa sarà condizionata dalla lettura-interpretazio-

ne che chi valuta dà della realtà in base alla sua sfera cognitiva, valoriale e relazionale.

Le tre dimensioni principali che la valutazione prende in considerazione sono:

>

l’

oggetto

, in relazione al quale si caratterizza per essere un’attività volta a promuo-

vere un intervento (o una serie di interventi) di tipo:

intenzionale

, mosso cioè da

una finalità esplicita, esplicitabile o conoscibile dall’esterno;

trasformativo

, volto ad

incidere sull’esterno, su soggetti terzi, dunque, rispetto a chi lo decide e lo attua;

metodologicamente strutturato

, supportato cioè da un apparato metodologico e da una

serie di risorse e di strumenti di varia natura, in vista del perseguimento di precisi

obiettivi;

>

le

finalità

, in relazione alle quali la valutazione si caratterizza per il fatto di espri-

mere un giudizio sul suo oggetto che è: di tipo qualitativo o quantitativo; fondato

su presupposti di valore espliciti o esplicitabili; riferito alle sue caratteristiche o

proprietà;

>

le

procedure

, rispetto alle quali la valutazione si specifica come apparato scientifico

dotato di proprie modalità di raccolta, elaborazione e analisi dei dati, ispirate alle

scienze sociali.

Valutare implica dunque leggere la realtà in maniera orientata e selettiva, attri-

buendo un senso all’insieme di segni di cui si compone, attraverso una griglia di let-

tura munita di quadri di riferimento ben precisi, che sono dei modelli impliciti o