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Indice
Quesito n. 2.3
– Il candidato tracci a grandi linee le origini, gli sviluppi e l’oggetto
di indagine della pedagogia speciale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
126
Quesito n. 2.4
– Si delineino gli ambiti di azione sociale per le persone diversa-
mente abili. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
128
Quesito n. 2.5
– L’integrazione è un processo caratterizzato da intenzionalità: si
descrivano i principi e le azioni che rendono possibile la costruzione di tale pro-
cesso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
129
Quesito n. 2.6
– Cosa sono i mediatori didattici e quali le tipologie più diffuse?. .
131
Quesito n. 2.7
– Su quali principi si basa la didattica dell’integrazione?. . . . .
132
Quesito n. 2.8
– Il candidato definisca i concetti di “bisogno educativo speciale” e
“didattica speciale”. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
133
Quesito n. 2.9
– Si formuli una definizione di “risposta educativa speciale”. . . .
135
Quesito n. 2.10
– Si esaminino le caratteristiche degli alunni con BES anche alla
luce delle più recenti indicazioni normative. . . . . . . . . . . . . . . . .
136
Quesito n. 2.11
– Si espongano i principali criteri ed elementi funzionali all’osser-
vazione delle caratteristiche individuali degli alunni . . . . . . . . . . . . .
138
Quesito n. 2.12
– La definizione degli oggetti osservati – siano essi il contesto edu-
cativo, il singolo individuo, il gruppo – permette di identificare con chiarezza gli
strumenti di osservazione. Il candidato illustri i principali strumenti utili per un’os-
servazione delle caratteristiche individuali degli alunni. . . . . . . . . . . .
139
Quesito n. 2.13
– Decentramento etnico, relativismo cognitivo, educazione emo-
tiva e metodologie cooperative sono le pratiche educative indicate dal Consiglio
d’Europa per promuovere la formazione di una mentalità interculturale. Si defini-
scano gli orientamenti sottesi a tali concetti . . . . . . . . . . . . . . . . .
141
Quesito n. 2.14
– Il candidato definisca il concetto di intercultura sottolineando il
ruolo centrale della scuola nella costruzione di una società interculturale . . . .
142
Quesito n. 2.15
– Indicare il ruolo svolto dalle istituzioni scolastiche e dalle altre
agenzie educative nell’incentivare l’apertura al multiculturalismo. . . . . . . .
143
Quesito n. 2.16
– Il candidato spieghi quali obiettivi si prefigge l’apprendimento
cooperativo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
145
Quesito n. 2.17
– Si illustrino le caratteristiche e le differenze tra
peer education
e
peer collaboration
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
147
Quesito n. 2.18
– Su quali presupposti si basa la metodologia didattica del
problem
solving
?. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
148
Quesito n. 2.19
– Il candidato specifichi le caratteristiche dell’apprendimento e
delle strategie da mettere in atto affinché esso sia significativo. . . . . . . . .
149
Quesito n. 2.20
– Si descrivano alcune tra le principali tipologie di didattica inclu-
siva che possano consentire a ciascun allievo di partecipare appieno al processo di
apprendimento e socializzazione all’interno del gruppo di appartenenza. . . . .
151
Quesito n. 2.21
– In cosa consiste e come si realizza la didattica metacognitiva?. .
153
Quesito n. 2.22
– Il candidato definisca le caratteristiche principali della didattica
metacognitiva e il ruolo del docente nella sua applicazione . . . . . . . . . .
153




