

www.
edises
.it
Introduzione
Affrontare una prova scritta
a risposta aperta
Scrivere non è una competenza naturale e spontanea, ma il risultato di un lungo
percorso formativo. L’apprendimento della scrittura è parallelo a quello della lettura;
essa inizialmente corrisponde a un atto grafico, saper produrre segni e riconoscer-
li, per poi evolvere progressivamente verso l’acquisizione della capacità di elaborare
concettualmente testi a scopo comunicativo.
Per scrivere bene occorre padroneggiare l’argomento sul quale si deve scrivere,
ma è anche necessario conoscere la struttura della lingua italiana (morfologia e
sintassi), aver chiaro il destinatario al quale ci si rivolge, la nozione di testo e di tipo-
logie testuali corrispondenti agli scopi della scrittura, nonché la conoscenza delle
caratteristiche dei diversi modelli testuali.
Nel processo di scrittura tutte le varietà linguistiche obbediscono a regole rigorose.
Norme generali di scrittura
>
le
norme
grammaticali e morfosintattiche devono essere perfettamente conosciute e ap-
plicate;
>
il
lessico
impiegato non deve comprendere parole o espressioni colloquiali né abbreviazio-
ni come
prof
o
tele
che sono di registro popolare/medio, a volte peggiorativi; nel registro
standard e in quello colto si userà
professore
e
televisione
che hanno il vantaggio di essere
“neutri” senza indicare l’opinione e la provenienza di chi scrive;
>
evitare le interiezioni
, ossia quelle parti invariabili del discorso, parole o locuzioni, utilizza-
te per esprimere un’emozione particolare di chi scrive (stupore, indignazione, volontà di
attirare l’attenzione ecc.:
Uffa! Ahimè! Mah! Bene! Peccato!
); a meno che non ci sia l’intenzio-
ne di scrivere in modo informale, è bene sostituire l’interiezione con un’intera frase dove
il sentimento sarà descritto ricorrendo a nomi, verbi o aggettivi;
>
anche le
onomatopee vanno evitate
; cioè quelle parole che imitano un suono: ad esempio,
il suono
bzz
, che richiama il ronzio di un insetto che vola, serve anche a indicare quel ru-
more; in italiano colto bisogna evitare le onomatopee: perciò si scriverà
c’è un insetto che mi
ronza intorno
piuttosto che
c’è un insetto che fa bzz!;
>
tranne che nei testi scientifici, bisogna
evitare le abbreviazioni
che spesso generano confu-
sione: ad esempio,
p.p.
può voler dire participio passato, participio presente, proposizione
principale o proposizione participiale; in ogni caso le abbreviazioni, anche se ben cono-
sciute, appaiono poco eleganti (
m
per
metri, min per minuti
ecc.);
>
i
numeri
vanno scritti per esteso (si scrivono in cifre solo i numeri molto lunghi, superiori
a un milione); perciò si scriverà
due ore e mezza
invece di
2 h 30
;
trenta
chili
(in linguaggio
elevato:
trenta
chilogrammi
) invece di
30 kg
;
segue