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CAPITOLO
3
Il ruolo del DS nella didattica a distanza
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3.6 La registrazione della presenza degli alunni
Stabilita la validità dell’anno scolastico, in analogia con le problematiche connesse
alla firma del docente, se ne determinano altre, forse ancora più delicate, relative
all’attestazione della “presenza” degli alunni alle attività didattiche a distanza, so-
prattutto se alcune di queste sono svolte in modalità sincrona.
Questa volta alcune riserve possono nascere dal fatto che la presenza di un alunno,
annotata sul registro elettronico, potrebbe attestare la vigilanza sull’alunno da parte
del docente, a garanzia del fatto che l’alunno non sia stato impegnato in altre attività.
Tuttavia, è evidente che nella didattica a distanza non si riesce a garantire la com-
pleta ed assoluta vigilanza sui comportamenti dell’alunno, per via delle limitazioni
imposte dal mezzo di trasmissione elettronico.
Anche in questo caso, quindi, è necessario intendersi sul significato di presenza
dell’alunno e fissare, attraverso un dispositivo dirigenziale, il valore da attribuire alla
presenza annotata sul registro elettronico.
Nello specifico si potrebbe stabilire che la presenza dell’alunno nell’attività didattica
sincrona ha la finalità di essere un pro-memoria per il docente e di invogliare gli
alunni a partecipare alle stesse, sempre nei limiti delle possibilità tecniche che la
famiglia può mettere a loro disposizione. Pertanto, l’inserimento di una presenza
di un alunno nel registro elettronico NON attesta che il docente abbia vigilato sul
comportamento dell’alunno o possa garantire la sua presenza in uno specifico luogo,
ma registra che vi è stata una forma di interazione a distanza, di tipo sincrono, con
l’alunno per una parte del tempo dedicato alla video-conferenza.
Qualora il registro elettronico dovesse permettere l’inserimento di una nota conte-
stualmente alla registrazione della presenza dell’alunno, nella nota stessa potrebbe
essere inserito, da parte del docente, che “
La presenza dell’alunno è apposta ai sensi delle
disposizioni dirigenziali prot. n. XXXX del XX/XX/2020
”.
3.7 L’orario delle lezioni nella didattica a distanza
Come vedremo in seguito, le attività didattiche a distanza possono suddividersi in
at-
tività sincrone
, nelle quali docente ed alunno interagiscono contemporaneamente in
presenza, attraverso il mezzo informatico, ed
attività asincrone
nelle quali docente ed
alunno NON interagiscono contemporaneamente in presenza. Un esempio di attivi-
tà didattica sincrona può essere la videoconferenza nella quale sono connessi sia gli
studenti che il docente, mentre un esempio di attività didattica asincrona potrebbe
essere uno scambio di materiali ed elaborati via email.
In linea di massima, nel formulare un orario delle lezioni per le attività didattiche
a distanza occorre avere le medesime attenzioni che si hanno nella formulazione di
un orario di didattica in presenza. Vale a dire, bisogna ben equilibrare il carico di
lavoro tra i vari giorni della settimana (soprattutto in termini di discipline ritenute
solitamente più impegnative) e collocare attività che richiedono maggiore attenzio-
ne in quell’intervallo di tempo giornaliero nel quale gli alunni hanno una maggiore
freschezza mentale. In aggiunta, nella didattica a distanza, vi è un altro fattore che
risulta essere critico. Si tratta della distribuzione, all’interno dell’orario delle lezioni,
di attività sincrone, che maggiormente ricordano le dinamiche delle attività didat-