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CAPITOLO

3

Il ruolo del DS nella didattica a distanza

15

Per gli alunni con bisogni educativi speciali, il Dirigente scolastico, in caso di neces-

sità da parte dello studente di strumentazione tecnologica, attiva le procedure per

assegnare, in comodato d’uso, eventuali

devices

presenti nella dotazione scolastica

oppure, in alternativa, richiede appositi sussidi didattici attraverso il canale di co-

municazione attivato alla URL

https://www.istruzione.it/coronavirus/index.html.

3.4 La firma del registro elettronico da parte dei docenti

Con l’interruzione delle attività didattiche in presenza e l’avvio della didattica a di-

stanza, si pone il problema dell’utilizzo del registro elettronico e della firma sul regi-

stro da parte dei docenti. La problematica nasce dal fatto che:

>

firmare una determinata ora di lezione sul registro elettronico attesterebbe la pre-

senza in servizio del docente in istituto; pertanto, in via assolutamente formale,

essendo interrotte le attività didattiche in presenza, il registro elettronico non do-

vrebbe essere firmato; potrebbe insorgere un dubbio, in qualche docente, che la

firma del registro elettronico testimonierebbe un

falso

;

>

d’altro canto, soltanto l’apposizione della firma da parte del docente nel registro

elettronico permette di attivarne la piena funzionalità e di documentare al meglio

le attività didattiche a distanza; si pensi, ad esempio, alla collocazione oraria delle

attività didattiche sincrone, che avvengono in un ben definito orario, alla possibilità

di associare, alle attività svolte e collocate temporalmente, dei materiali o un asse-

gno per casa, fino alla possibilità di ottenere a conclusione dell’anno scolastico un

report esaustivo che raccolga date, orari e contenuti delle lezioni svolte (anche di

quelle a distanza). Inoltre, la sola apposizione della firma, in molti software di regi-

stro elettronico, permette di annotare anche le presenze degli studenti alla lezione;

viceversa, non sarebbe possibile verificare quali studenti non frequentano le lezio-

ni, se non con laboriose procedure di confronto tra appunti cartacei e registrazione

di presenze sulle svariate piattaforme didattiche utilizzate dal docente.

In parte, tale problema potrebbe essere superato con altri strumenti presenti nei

software di registro elettronico, come aree specifiche per lo scambio dei materiali

o funzionalità specifiche di agenda elettronica che permettono di calendarizzare

le attività. Tuttavia, l’utilizzo di questi strumenti non permetterebbe di accedere a

tutte le funzionalità del registro elettronico vero e proprio; probabilmente, sarebbe

impossibile registrare la partecipazione degli studenti alle attività o creare report sui

programmi svolti a termine dell’anno scolastico.

La soluzione migliore, dunque, sembra essere quella di permettere ai docenti di ap-

porre la firma sul registro elettronico, tutelandoli con una specifica disposizione di-

rigenziale che stabilisca il significato che tale firma assume nella fase di didattica a

distanza. Si tenga presente, inoltre, che diversi software di registro elettronico per-

mettono di identificare ciascuna lezione firmata dal docente con una tipologia (ad

esempio lezione in presenza, tirocinio, supplenza, attività di PCTO); tra tali opzioni,

potrebbe anche esserne predisposta una specifica, identificata come “

didattica a di-

stanza

”.

Inoltre, nel registro elettronico è spesso implementato anche l’orario scolastico;

l’apposizione della firma nel registro, quindi, permetterebbe di stabilire subito un

ordine con il quale procedere per le lezioni in didattica a distanza, semplicemente