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Capitolo 8

Potenziali elettrochimici - Fugacità e Attività

131

a)

le differenze di potenziale elettrochimico e i rapporti di fugacità o attività

elettrochimiche sono dotati di significato operativo. Essi non dipendono solo da

proprietà locali, caratterizzabili prescindendo dal resto del sistema e della fase in

cui sono definite, ma anche dalle azioni a lungo raggio che le altre fasi del

sistema, in relazione al loro stato elettrico, esercitano sulla quella considerata;

b)

la suddivisione in grandezze chimiche ed elettriche è formale e priva di

significato operativo; infatti come

ε

, anche

ε

,

e

ε

sono grandezze

puramente razionali.

Tuttavia, si deve rilevare quanto segue:

1.

se si considerano processi in cui una specie ionica non esce da una fase, il

potenziale elettrico non varia e il livello termodinamico della specie stessa nella

fase si può ritenere definito solo dalla sua attività chimica. Vedremo inoltre che

con un’opportuna scelta degli stati di riferimento, in cui i potenziali elettrostatici

abbiano valore comune, uguale a quello della fase considerata, le attività

chimiche ioniche individuali possono essere raggruppate per dare l’attività della

specie neutra W, che sappiamo essere accessibile alla determinazione

sperimentale;

2.

anche quando si hanno processi di trasferimento di specie ioniche tra due fasi

con diverso valore del potenziale elettrostatico macroscopico, se il processo è a

carica globale compensata, cioè equivale al trasferimento di una specie neutra, è

nullo il lavoro macroscopico, che dipende solo dalla carica e dalla differenza di

potenziale elettrostatico macroscopico e non da altre proprietà specifiche degli

ioni, quali il loro raggio, la deformabilità, la struttura dell’atmosfera elettronica,

cioè proprietà che intervengono invece nel lavoro microscopico delle forze a

breve raggio ossia nel lavoro di tipo chimico.

8.2

Attività ionica

Vediamo come, considerando una soluzione acquosa

di un elettrolita W, sia possibile

con un’opportuna scelta degli stati di riferimento delle attività chimiche delle specie

ioniche, collegare le attività ioniche individuali (a definizione puramente razionale)

all’attività della specie neutra W

,

che è invece suscettibile di determinazione

sperimentale.

Consideriamo un elettrolita W che si dissoci in due sole specie ioniche:

=

+

+

+

e supponiamo, per generalità, che la dissociazione non sia completa ma raggiunga una

condizione di equilibrio, caratterizzata dal valore

del grado di dissociazione. Se non si

esce dall’ambito della fase, la condizione di equilibrio può essere espressa dalla

seguente relazione

3

:

W

=

+

+

+

3

È facile verificare che anche introducendo per le specie ioniche i corrispondenti potenziali elettrochimici, i

termini contenenti il potenziale elettrostatico macroscopico

ε

si elidono, essendo

+ +

=

|

|

.