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130

Bruno Mazza

Lezioni di Elettrochimica

quella delle altre fasi. Scelto anche in questo caso uno stato di riferimento, possiamo

istituire mediante i potenziali elettrochimici una scala dei livelli termodinamici totali

inerenti a , nelle varie condizioni in cui la specie è suscettibile di esistere: in questa

scala i dislivelli hanno significato operativo di lavoro di trasporto.

Le scale possono essere quotate in termini di fugacità elettrochimica e in questa

scala si confrontano condizioni per , tutte alla stessa temperatura che differiscono per

pressione, volume e composizione chimica relativa, oppure di attività elettrochimica e

in questa scala si confrontano condizioni tutte alla stessa temperatura e pressione, che

differiscono per volume e composizione relativa:

đ

u

αβ

= ̃

β

− ̃

≡ ln

̃

̃

≡ ln

̃

β

̃

Se nelle fasi

e

è definibile un potenziale elettrico macroscopico

α

e

β

, a titolo di

definizione, possiamo dividere il lavoro molare di trasporto complessivo in due parti:

una che rappresenta il lavoro che va a pareggiare quello delle forze a breve raggio

d’azione, ad esempio, quelle di interazione ione

solvente o quelle interioniche messe in

conto nella teoria di Debye e Hückel e una che rappresenta il lavoro speso contro le

forze a lungo raggio del campo elettrostatico macroscopico

2

:

̃

β

− ̃

β

α

+ ℱ(

β

α

)

dove

ε

assume il significato e le proprietà di

potenziale chimico

di nella regione

considerata. Poiché il potenziale elettrostatico macroscopico all’interno di una fase ha

significato puramente razionale, anche questa suddivisione ha significato solo razionale,

formale e non operativo. Infatti, quando effettuiamo il trasferimento di una specie

carica, ad esempio, lo scambio di elettroni tra metallo e spazio vuoto circostante

sappiamo misurare solo il lavoro totale necessario per il trasferimento stesso e non

separatamente i due contributi, chimico ed elettrico, che si presentano sempre e

inevitabilmente sovrapposti.

Proseguendo con le definizioni formali, possiamo scrivere:

̃

β

− ̃

α

≡ ln

+ ℱ(

β

α

)

̃

β

− ̃

≡ ln

β

α

+ ℱ[(

β

ρ

) − (

α

ρ

)]

dalle quali è possibile esprimere formalmente il potenziale elettrochimico e,

rispettivamente, la fugacità elettrochimica e l’attività elettrochimica, come segue:

̃

α

α

+ ℱ

α

̃

α

̃

α

α

ℱ(

α

ρ

)

Concludendo, possiamo affermare che:

2

In questa suddivisione è implicito un postulato di additività.