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Bruno Mazza
Lezioni di Elettrochimica
quella delle altre fasi. Scelto anche in questo caso uno stato di riferimento, possiamo
istituire mediante i potenziali elettrochimici una scala dei livelli termodinamici totali
inerenti a , nelle varie condizioni in cui la specie è suscettibile di esistere: in questa
scala i dislivelli hanno significato operativo di lavoro di trasporto.
Le scale possono essere quotate in termini di fugacità elettrochimica e in questa
scala si confrontano condizioni per , tutte alla stessa temperatura che differiscono per
pressione, volume e composizione chimica relativa, oppure di attività elettrochimica e
in questa scala si confrontano condizioni tutte alla stessa temperatura e pressione, che
differiscono per volume e composizione relativa:
đ
u
αβ
= ̃
β
− ̃
∝
≡ ln
̃
*β
̃
*α
≡ ln
̃
β
̃
∝
Se nelle fasi
e
è definibile un potenziale elettrico macroscopico
α
e
β
, a titolo di
definizione, possiamo dividere il lavoro molare di trasporto complessivo in due parti:
una che rappresenta il lavoro che va a pareggiare quello delle forze a breve raggio
d’azione, ad esempio, quelle di interazione ione
solvente o quelle interioniche messe in
conto nella teoria di Debye e Hückel e una che rappresenta il lavoro speso contro le
forze a lungo raggio del campo elettrostatico macroscopico
2
:
̃
β
− ̃
∝
≡
β
−
α
+ ℱ(
β
−
α
)
dove
ε
assume il significato e le proprietà di
potenziale chimico
di nella regione
considerata. Poiché il potenziale elettrostatico macroscopico all’interno di una fase ha
significato puramente razionale, anche questa suddivisione ha significato solo razionale,
formale e non operativo. Infatti, quando effettuiamo il trasferimento di una specie
carica, ad esempio, lo scambio di elettroni tra metallo e spazio vuoto circostante
sappiamo misurare solo il lavoro totale necessario per il trasferimento stesso e non
separatamente i due contributi, chimico ed elettrico, che si presentano sempre e
inevitabilmente sovrapposti.
Proseguendo con le definizioni formali, possiamo scrivere:
̃
β
− ̃
α
≡ ln
*β
*α
+ ℱ(
β
−
α
)
̃
β
− ̃
∝
≡ ln
β
α
+ ℱ[(
β
−
ρ
) − (
α
−
ρ
)]
dalle quali è possibile esprimere formalmente il potenziale elettrochimico e,
rispettivamente, la fugacità elettrochimica e l’attività elettrochimica, come segue:
̃
α
≡
α
+ ℱ
α
̃
*α
≡
*α
∙
ℱ
α
̃
α
≡
α
∙
ℱ(
α
−
ρ
)
Concludendo, possiamo affermare che:
2
In questa suddivisione è implicito un postulato di additività.