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Cap. 8

Potenziali elettrochimici

Fugacità e attività

8.1

Generalità

Poiché nei processi di trasferimento di specie cariche tra fasi diverse intervengono

anche i lavori elettrici dovuti a differenze di potenziale elettrico macroscopico, vediamo

anzitutto di definire questa grandezza. Dall’elettrologia si sa che nel vuoto o in un

mezzo omogeneo, tipo aria, sede di un campo elettrostatico, si definisce differenza di

potenziale elettrostatico tra due punti

P

e

P’

il rapporto tra il lavoro che le forze del

campo compiono nel trasferimento da

P

a

P’

di una carica infinitesima positiva

(supposta puntiforme e immateriale e tale da non perturbare la distribuzione di cariche

che generano il campo) e la carica stessa:

P

P'

PP'

Quando invece si prendono in esame mezzi condensati, cominciano a sorgere delle

difficoltà. Se consideriamo un conduttore omogeneo condensato

(metallico o

elettrolitico) nel vuoto, ciò che definisce il comportamento del conduttore stesso in tutti

i fenomeni elettrostatici macroscopici è il suo potenziale elettrostatico di superficie, cioè

il potenziale, che indicheremo

, definito all’esterno del conduttore, nel vuoto, a una

distanza dalla superficie di contorno di 10

4

10

5

cm. Le differenze di questo

potenziale hanno significato operativo.

Dal nostro punto di vista però, questo potenziale elettrostatico di superficie non

interessa perché, quando consideriamo il trasferimento di una specie carica dall’interno

di una fase all’interno di un’altra, il lavoro elettrico in gioco è legato alla differenza dei

potenziali elettrostatici all’interno delle fasi stesse. Ora, tale potenziale elettrostatico

interno non è uguale a quello esterno: si deve infatti ammettere che in corrispondenza

alla superficie di contorno, il potenziale elettrico macroscopico sia affetto da una

discontinuità. Infatti, anche quando si consideri una fase condensata a struttura ideale

nel vuoto, come un solido cristallino esente da qualsiasi difetto reticolare, e quindi in

assenza di alterazione periferica per azione dell’atmosfera circostante, è comunque

evidente che i suoi atomi periferici si trovano in una condizione di legame diversa da

quella degli atomi interni, dove questi ultimi sono vincolati in tutte le direzioni, mentre

quelli periferici sono soggetti solo a forze di legame da parte degli atomi interni.

Questa dissimmetria nelle condizioni di legame degli atomi di contorno determina

una diversa distribuzione al contorno delle cariche atomiche e dei portatori mobili di

elettricità (elettroni nel caso dei metalli): si dimostra che si formano dei doppi strati

elettrici, cioè delle distribuzioni di carica su due superfici parallele molto vicine e, con

uguale densità di carica, sulle superfici stesse, ma di segno opposto. Quindi, al contorno

dei conduttori condensati, dovremo ritenere presenti sempre questi doppi strati, che

diremo

costituzionali

, perché la loro origine è indipendente da qualsiasi causa di

perturbazione o contaminazione ai quali eventualmente se ne potranno sovrapporre altri

di diversa origine.