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Bruno Mazza

Lezioni di Elettrochimica

e soluto. Facciamo ancora il caso generale in cui la dissociazione non sia completa, ma

corrisponda ad un equilibrio caratterizzato dal valore del grado di dissociazione.

Come si è visto, le attività ioniche individuali possono essere espresse come:

ελ

= γ

ε

λ

,A

eq

Le molalità relative alle specie ioniche possono poi essere espresse, in funzione della

molalità stechiometrica bruta iniziale di W, come segue:

,A

eq

= ∙ ∙

W,A

ε

Sostituendo nella (8.1), otteniamo l’espressione dell’attività di W in ε riferita a D:

W

εD

= [ ( γ

+

ελ

)

+

( γ

ελ

)

] ∙ [

+

+

] ∙ (

W,A

ε

)

Introducendo, a titolo di definizione, un

coefficiente di attività ionico medio

in ε:

±

ε

dato da:

(

±

ε

) ≡ ( γ

+

ελ

)

+

( γ

ελ

)

tenendo conto che

  

+

+

e ponendo:

Q =

+

+

l'attività di W riferita a D risulta:

W

εD

= (

±

ε

∙ Q∙

W,A

ε

)

dove Q e

W,A

ε

sono grandezze stechiometriche.

8.3

Determinazione sperimentale delle attività

Le misure sperimentali di attività di W

5

permettono di risalire al coefficiente di attività

ionico medio,

±

ε

, confermando che:

1.

quelle che hanno significato operativo sono sempre grandezze relative alle specie

neutre;

±

ε

ha significato operativo, ma non i coefficienti di attività ionici

individuali;

2.

il coefficiente di attività che si determina sperimentalmente non solo è una media

relativa ai vari ioni, ma include un fattore derivante dal grado di dissociazione:

per via puramente termodinamica non è possibile separare gli effetti derivanti

dalla dissociazione parziale di W, da quelli derivanti dalle cause di scostamento

dal comportamento ideale della soluzione.

5

La determinazione sperimentale delle attività può essere effettuata, per quanto concerne il solvente, mediante

i seguenti metodi: osmotici, crioscopici, ebullioscopici e mediante misure di tensione di vapore del solvente.

Per quanto concerne il soluto, si può ricorrere ai metodi basati sulla determinazione di tensione di vapore del

soluto, su determinazioni di solubilità, di forze elettromotrici, di coefficienti di ripartizione tra solventi diversi,

ecc.. Sono note, inoltre, dal corso di Chimica-Fisica le relazioni generali tra le variazioni dei potenziali

chimici dei componenti di un sistema (

equazione di Gibbs-Duhem-Margules

), per cui dalle attività di un

componente si può risalire a quelle dell’altro.