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Metodi e strumenti per l’insegnamento e l’apprendimento della Biologia

4.4

Specie e tassonomia

La biologia riguarda dunque organismi viventi. Sulla base di quello che abbiamo

visto, gli organismi sono in grado in un modo o nell’altro di formare delle copie di

loro stessi, più o meno precise; è proprio su questa capacità di avere una prole che si

basa la definizione biologica di specie.

La tassonomia è il settore della biologia che si occupa di dare un nome agli organi-

smi. Da sempre gli uomini hanno sentito questo bisogno, proponendo approcci di-

versi. Al giorno d’oggi in biologia ci sono modi diversi per classificare gli organismi:

si possono prendere in considerazione le caratteristiche fisiche, oppure la possibilità

di avere insiemi di organismi in grado di riprodursi e dare una prole fertile, o avere

classificazioni ancora diverse (si veda la tabella 4.1 per una breva sintesi delle defini-

zioni di specie esistenti).

Concetto

Definizione

Fenetico

Un insieme di organismi simili tra loro sulla base di caratteri anatomici.

Biologico

Il più piccolo gruppo di organismi interfertili tra loro.

Ecologico

Un insieme di organismi adattati a una specifica nicchia ecologica.

Cladistico

L’insieme degli individui compresi tra due ramificazioni successive di un albero

filogenetico.

Tabella 4.1

 Definizioni di specie.

Ogni classificazione presenta vantaggi e svantaggi ed è utilizzata in contesti lavora-

tivi differenti: la definizione biologica utilissima per introdurre il concetto di isola-

mento riproduttivo (fondamentale per gli studi evoluzionistici) non avrebbe alcuna

utilità operativa nella paleontologia. La classificazione ecologica semplificata (ver-

rà trattata nel capitolo 7) può essere utile e facile da usare coi bambini e i ragazzi.

Occorre poi fare attenzione al fatto che elencare delle caratteristiche (approccio fe-

netico) potrebbe essere fuorviante: immaginate un animale che deponga le uova,

abbia il becco, sia privo di denti ed endotermo. Sono sicuro che molti stanno pensan-

do a un uccello, ma questa definizione ben si adatta anche a un mammifero, l’orni-

torinco (e lo mettiamo tra i mammiferi per altre due caratteristiche che ora non ho

menzionato: ha le ghiandole mammarie e il corpo è coperto di peli). Tutti i biologi

concordano in ogni caso con il modello di classificazione proposto da Linneo, che

nella sua opera

Systema Naturae

presenta gli organismi raggruppati in sistemi sempre

più ampi, ancora una volta secondo uno schema gerarchico ben preciso. La specie è

l’unità di base, specie simili sono raggruppate all’interno di un genere, generi simili

all’interno di una famiglia, poi ordine, classe, subphylum, phylum, regno e dominio

(figura 4.2).

Oggi il mondo naturale è suddiviso in tre domini e sei regni, secondo quanto de-

scritto nella tabella 4.2; sono state individuate quasi due milioni di specie (si veda il

capitolo 8).