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CAPITOLO

4

Che cos’è la vita?

In questo capitolo vorrei discutere innanzitutto di alcuni aspetti di base della biolo-

gia. Il primo riguarda proprio la definizione di “vita”, che, come vedremo, è meno

ovvia di quel che si possa pensare. Allo stesso modo, anche la definizione di “specie”

non è così scontata o inequivocabile.

Cercare di definire che cos’è la vita ha contribuito a far sviluppare una nuova linea di

ricerca in biologia, la cosiddetta biologia sintetica (Venter, 2013). Ne parlo in questo

contesto per mostrare come alcuni aspetti della biologia siano oggi tra le ricerche di

punta che potranno aprire scenari impensabili ancora pochi anni fa, nei quali poi

scienza, etica e società dovranno discutere e trovare un punto di incontro.

4.1

Una definizione non scontata

La parola “biologia” deriva dall’unione di due vocaboli greci,

bios

e

logos

, e letteral-

mente significherebbe “discorso (

lÒgoj

) sulla vita (

b…oj

)”. Dunque, la prima riflessio-

ne che dobbiamo compiere è metterci d’accordo e definire che cosa ci permette di

classificare un’entità come vivente; vedremo a breve che è una cosa più complessa di

quanto non appaia a prima vista.

Nel 2008 il fisico Paul Davies descrive in un articolo (Davies, 2008) un’ipotesi di ricer-

ca sull’origine della vita. Interrogandosi se la vita si sia originata una sola volta o più

volte (e quindi se nell’universo vi siano altri pianeti con forme di vita), egli arriva a

ipotizzare l’esistenza di forme di vita “alternativa” basate su una biochimica differen-

te rispetto a quella conosciuta, e descrive diversi esperimenti che sono stati sviluppati

per cercare di individuare queste possibili entità: dall’immaginare e analizzare for-

me di vita caratteristiche degli ambienti estremi (ma tutte quelle scoperte e studiate

fino ad ora hanno le stesse basi biochimiche comuni agli altri organismi), a ipotizzare

una biochimica basata sul silicio (al posto del carbonio) e sull’arsenico al posto del

fosforo. In effetti sono stati trovati alcuni batteri che utilizzano l’arsenico al posto del

fosforo (Erb

et al.

, 2012), ma per ora non sono emerse vere visioni alternative.

Corbellini (2013) ricorda che esistono circa cento definizioni diverse di vita. I libri di

biologia, in alcuni casi, addirittura soprassiedono sulla definizione di vita: che cosa

ci permette di definire un’entità come vivente o non vivente?

Il biologo Ernst Mayr (2004) definisce un organismo vivente come un’“entità sogget-

ta alle leggi naturali che controllano il resto del mondo fisico, ma tutti gli organismi

viventi sono anche controllati dai programmi genetici”. Secondo l’autore sarebbe

dunque l’assenza o la presenza di programmi genetici a definire il confine netto tra

entità viventi e non viventi.